Vecchie palizzate, paraurti di go-kart, avanzi di tubi in PVC e la mente di giovani studenti: questi gli ingredienti che ridisegnano l’eolico su piccola scala
(Rinnovabili.it) – Dal recupero dei rifiuti il nuovo volto dell’eolico domestico. Succede nel New Jersey, dove un gruppo di studenti della Cape May Technical High School, impiegando metalli di scarto e rottami di recupero, ha creato delle turbine eoliche su piccola scala. Vecchi recinti, paraurti di go-kart, avanzi di tubi in PVC, filamenti elettrici e un occhio per il design: queste le materie prime che i giovani ingegneri hanno impiegato per costruire sei aerogeneratori ad asse verticale – tutte ingegnose variazioni del modello Savonius – per un totale stimato di 5.000 MW di potenza ad un vento di 15-20 nodi.
Lavorando in gruppi gli studenti hanno raccolto i rifiuti elettrici della scuola e quelli di un parco di divertimenti di zona, sostenuti dalla donazione della fibra di vetro da parte d’una società di costruzione barche locale. Le turbine sono già state testate con successo per un mese, anche in condizioni meteorologiche avverse.
“Prima d’ora non avevo mai pensato a quante cose, che la gente considera spazzatura, si possano al contrario utilizzare per creare qualcosa di completamente nuovo”, ha spiegato Carly Hemingway, uno degli studenti di ingegneria che ha lavorato al progetto. “Ora guardo il mondo con occhi nuovi: una vecchia moto può essere utilizzata per ottenere nuovi ingranaggi, o un go-kart fuori uso può essere fatto a pezzi e ri-saldato per formare una nuova struttura”.