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Da un’idea “modulare” la prima scuola sostenibile della Tanzania

(Rinnovabili.it) – In Tanzania l’architettura si incontra con l’ambiente, in una soluzione che non è solo estremamente funzionale ma che riesce a coniugare la sostenibilità alla economicità del progetto. Una sintesi che è stata raggiunta da un gruppo di architetti londinesi dello studio Alma-nac che hanno progettato la “Morogoro International School”:https://www.alma-nac.com/projects/large/morogoro-international-school, l’istituto che dovrà sorgere nella parte meridionale del Paese, con una struttura modulare che potrà servire non solo come scuola ma anche come piattaforma al servizio dell’intera comunità. Particolare attenzione è stata posta dai progettisti all’utilizzo dei materiali, tutti locali, e al loro uso nel completo rispetto dell’ambiente. Un edificio progettato partendo dalla conoscenza sulla quantità di spazio necessaria a soddisfare tutti i bisogni, distribuendo lo stesso spazio della struttura in modo lineare orientando il suo l’asse principale lungo la direttrice est-ovest. Un particolare che consentirà alla struttura di essere caratterizzata da facciate est ed ovest con un carico termico estivo inferiore rispetto a quello che avrebbe un edificio diversamente orientato in cui è stato anche messo a punto un sistema per sfruttare la ventilazione naturale.
Ma la scuola progettata dallo studio di Alam-nac è anche un esempio di architettura sostenibile, dal momento che non richiede per la sua realizzazione l’utilizzo attrezzature costose o di elementi difficilmente reperibili nella zona. Il vero segreto di questo edifico è però nella modularità che consente un risparmio di tempo, costi e materiali. La scuola-dormitorio che potrebbe ospitare 100 posti letto è costituita infatti da un’unica sezione ripetuta più e più volte a definire i diversi ambienti il cui numero può facilmente variare in funzione delle esigenze della popolazione. La scuola è stata studiata anche per recuperare e sfruttare le acque grigie e per avere una struttura pronta ad ospitare moduli fotovoltaici. Gli architetti hanno anche previsto l’uso di schermi solari retraibili che consentiranno al collegio di proteggersi dall’esterno e chiudersi durante il giorno per ridurre la quantità di calore accumulata e proteggere i ragazzi dal caldo.

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