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Da Siemens e World Bank 100 ml per una green economy “pulita”

(Rinnovabili.it) – Tenere lontani i tentacoli di corruzione e frodi dalla green economy promuovendo standard etici e sostenibili. Un obiettivo che vede unite la Banca Mondiale e Siemens AG. La compagnia ha infatti annunciato ieri uno stanziamento da 100 milioni di dollari che andranno ai primi progetti di lotta alla corruzione nell’ambito della _Integrity Initiative,_ nata per promuovere i “mercati puliti”. Una iniziativa che si inquadra nel più ampio accordo sottoscritto da Siemens AG e World Bank nel luglio del 2009 e che destinerà una prima tranche di 40 milioni di dollari a favore di 30 iniziative selezionate provenienti da circa 20 Paesi. A candidarsi al finanziamento “anti corruzione” erano state in questa prima fase 300 organizzazioni no profit di più di 60 nazioni.
Tra i progetti supportati presentati ieri anche quello promosso da _Transparency International Italia,_ l’associazione italiana aderente a Transparency International, fondata a Milano nel 1996 per educare e rafforzare la società contro la corruzione e per promuovere la trasparenza e lo stato di diritto. Tra gli obiettivi del _Sustainable Procurement. Protecting the green market sector from corruption and fraud_ è previsto un sostegno all’Italia nei prossimi tre anni nello sviluppo dei settori chiave della green economy anche con adeguati strumenti normativi e procedurali che saranno presentati agli enti pubblici, oltre a una campagna di informazione rivolta ai cittadini.
Grande soddisfazione per questa iniziativa è stata espressa anche da McCarthy, Integrity Vice President del Gruppo Banca Mondiale: “Accogliamo con favore l’iniziativa della società e il chiaro impegno per il principio che solo il business pulito e sostenibile è positivo. La corruzione ruba ai poveri, e può essere combattuta solo facendo fronte comune”. Altre iniziative saranno supportate in Angola, Brasile, Repubblica Ceca, Cina, Egitto, Filippine, India, Indonesia, Messico, Nigeria, Russia, Repubblica Slovacca, Stati Uniti, Sud Africa, Ungheria, Vietnam e diversi Stati del Medio Oriente.

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