Rinnovabili

Da rifiuti industriali ad opere d’arte: a Brescia un concorso d’idee

Si è conclusa ieri, con la cerimonia di premiazione, la seconda edizione del concorso d’idee “Il bello del riutilizzo della materia”, promosso da PBR Piattaforma Bresciana Recuperi – società del Gruppo Intergreen, specializzato nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali.
Dedicato ad artisti professionisti e studenti di Licei, Istituti tecnici, artistici e professionali, il concorso ha riscosso uno straordinario successo in termini di partecipazione. Da tutta Italia, infatti, sono pervenute 32 opere d’arte – più del doppio rispetto allo scorso anno –, realizzate a partire da materiali derivanti dalle attività di bonifica e recupero di terreni contaminati, svolte presso lo stabilimento PBR. Circa 100 chili di argilla, sabbia, ghiaia e altri rifiuti decontaminati sono tornati a vivere, dando corpo a veri oggetti d’arte, nati dalla fantasia e dall’abilità dei ragazzi.

“Siamo estremamente soddisfatti del consenso, superiore ad ogni aspettativa, che studenti e artisti hanno voluto tributare alla nostra iniziativa. In ragione del nostro impegno decennale nel recupero di nuove materie prime dai rifiuti industriali, abbiamo in questo modo inteso dare un contributo concreto e innovativo alla sensibilizzazione dei giovani rispetto ai temi della sostenibilità ambientale e del riutilizzo delle risorse” – rileva Andrea Calubini, Presidente del Gruppo Intergreen – “Oltre alla qualità dei lavori pervenuti, significativa anche la qualità dei progetti e delle opere, che siamo stati molto lieti di premiare”.

In gara nelle categorie ‘Liberi Professionisti’ e ‘Istituti’, i progetti sono stati valutati da una qualificata giuria, composta, tra gli altri, dal Presidente dell’Associazione Architetti del Garda Bresciano Antonio Erculiani e dal Rappresentante del Provveditorato di Brescia, settore Ambiente, prof. Giovanni Quaresmini.

Qui di seguito, l’elenco dei lavori premiati.

Categoria ‘Liberi Professionisti’
Primo premio – 4.000 euro: scultura ‘Dea Tellure’, di Giuseppe D’Angelo.
Apprezzato dalla giuria lo straordinario impatto visivo dell’opera – ispirata al tema della terra – accanto all’impiego in quantità significative di materiale di recupero. L’opera raffigura la dea romana Tellure, protettrice della terra e della fecondità.
Secondo premio – 2.500 euro: scultura ‘Ri-Nascita’, di Monica Boscolo.
Il ciclo vitale delle cose e la loro rinascita, attraverso il riutilizzo, rappresentate in maniera concettuale attraverso le mani di due bambini.
Terzo premio – 1.500 euro: scultura ‘TemPBRiglia’ di Katia Leoni.
Unica opera ‘dinamica’ tra quelle in gara, la scultura rappresenta una clessidra che scandisce il tempo che passa e che dovrebbe essere dedicato alla salvaguardia dell’ambiente.

Categoria ‘Istituti’
Primo premio – 4.000 euro, da suddividere ex aequo tra:
Fontana Ecologica Popolare, ITC Battisti di Salò: il progetto presentato dimostra come sia concretamente possibile produrre i sempre più diffusi distributori di acqua potabile, impiegando materiale di recupero in sostituzione del più costoso marmo di Botticino.
Scultura ‘Ri-Volto’, ISA Selvatico di Padova: l’opera riproduce un frammento del volto del celebre David di Michelangelo.
Secondo premio – 2.500 euro, da suddividere ex aequo tra:
Lampada ‘Behind the Waste’, ITC Battisti di Salò: oggetto di grande impatto, realizzato con consistente impiego di materie di recupero
Quadro ‘Lattina Campbell’, IPS Falcone di Palazzolo: riproduzione in chiave ‘sostenibile’ della celebre opera di Andy Warhol.
Terzo premio – 1.500 euro, da suddividere ex aequo tra:
Scultura ‘Fontana’, ISA Selvatico di Padova
Scultura ‘Mappamondo’, IPS Falcone di Palazzolo

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