Rinnovabili

Da oggi Roma diviene capitale dell’energie rinnovabili

Parte oggi l’atteso ZeroEmission Rome 2008, la manifestazione dedicata alle energie rinnovabili che occuperà i 25.000 metri quadrati della Nuova Fiera fino al 4 ottobre. Giunto alla sua quarta edizione anche per quest’anno ZeroEmission Rome promette grandi numeri, a cominciare dai 350 espositori che si divideranno nei tre padiglioni espositivi, dedicati ad Aria, Terra e Sole, a cui si aggiungeranno nelle previsioni gli oltre 20.000 operatori professionali, attesi da ben 14 nazioni differenti. All’interno di questa quattro giorni si dirameranno nove eventi specializzati: il VI Salone di Eolica Expo dedicato unicamente all’energia eolica insieme a PV Rome Mediterranean 2008, CO2 Expo, Salone Internazionale del mercato dei crediti di carbonio, AgriEnergy Expo, Chimica Verde Expo, Energy Market Expo, il Salone Italiano dell’energia libera, pulita e rinnovabile e CSP Expo Solartech, primo evento fieristico mondiale centrato sul solare a concentrazione e sulla tecnologia per l’industria solare termica a bassa temperatura. Accanto all’area espositiva, decine di conferenze, workshop e incontri dedicati ai settori merceologici della manifestazione e agli argomenti più attuali nel dibattito energetico e climatico mondiale, che coinvolgeranno i massimi esperti internazionali e le decine di migliaia di visitatori qualificati previsti. Un appuntamento “che offre una preziosa opportunità di riflessione sulle prospettive del settore energetico nazionale”, come ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in una nota inviata al convegno inaugurale “Energia eolica: un ponte nel Mediterraneo”. Nel suo intervento il ministro ha messo a fuoco un dato importante: nel 2007 il rapporto tra produzione da fonti rinnovabili e produzione totale di energia è sceso al 15,7% registrando il minimo storico negli ultimi 15 anni. L’Italia, infatti, ha mix energetico costituito per lo più da gas e petrolio (oltre il 60%), con un modesto impiego di carbone (14%) e un apporto da rinnovabili ancora insufficiente (50 TeraWatt/ora annui), nonostante la crescita di quest’ultime in termini di potenza installata. Oltretutto dipendiamo ancora dall’estero per l’85%, con la possibilità di andare incontro ad un ulteriore 5% entro il 2020.

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