“Se questa deve essere la funzione del ministero dell’Ambiente, tanto vale chiuderlo, visto che l’impegno ambientale del ministro non è migliore di quello di Confindustria”.
Senza mezze misure e con la massima schiettezza, Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace, critica duramente la posizione del nostro governo e del ministero dell’Ambiente sul pacchetto clima della Commissione UE.
Greenpeace ritiene che “l’Italia sia sola contro tutti, in una posizione imbarazzante” e aggiunge “più che di ministero dell’Ambiente sarebbe più corretto di parlare di _mistero dell’ambiente_”.
La posizione, definita antiambientalista, del ministro Prestigiacomo per Onufrio è uno scandalo. Inoltre l’atteggiamento del governo Berlusconi è considerato da Greenpeace da “maglia nera” in Europa a causa delle sue politiche ambientali.
Gli ambientalisti fanno notare poi come “fatto unico al mondo, che l’attacco sia partito dal ministero dell’Ambiente, mentre tutta la trattativa e le analisi fino a ora erano state effettuate dal ministero dello Sviluppo economico”.
In definitiva, Onufrio ritiene che “il governo Berlusconi stia sabotando apertamente il negoziato sul clima”, all’interno di una Ue che ha assunto una posizione avanzata sulla seconda fase del protocollo di Kyoto. Soprattutto “le critiche sui costi del pacchetto clima-energia europeo sono basate su stime gonfiate, come già denunciato da Greenpeace, Legambiente, WWF e Kyoto Club. Tutto questo per far spazio al piano nucleare spinto da alcuni interessi industriali”.