L’impianto solare termodinamico a concentrazione *Gemasolar,* installato in Spagna a Fuentes de Andalucía, nella provincia di Siviglia, è riuscito, primo caso al mondo, a fornire ininterrottamente per 24 ore, giorno e notte, energia elettrica alla rete. L’evento si è verificato ai primi di luglio 2011 ed è stato salutato come un passaggio di importante evoluzione dell’industria solare CSP (Concentrating Solar Power).
Gemasolar, che appartiene a _Torresol Energy_ – joint venture tra Masdar, società d’investimento in energie rinnovabili costituita come parte del fondo sovrano di Abu Dhabi, e _SENER,_ primario gruppo di engineering spagnolo – è da poco diventata operativa (maggio 2011) non appena completati i lavori per la sua costruzione, iniziati nel 2008. Il progetto, dato il suo carattere innovativo di prima realizzazione commerciale che combina tecnologia dei sali fusi e _central tower,_ ha beneficiato di un finanziamento di 80 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).
Venendo alle sue specifiche caratteristiche tecniche si tratta di un impianto a torre centrale, circondata da specchi piani, che utilizza come fluido termovettore una miscela di sali fusi, soluzione non infiammabile e non tossica composta da nitrati di sodio e potassio, in grado di consentire l’immagazzinamento di calore ad una temperatura superiore a 500° C. Il fluido caldo ottenuto, trasformato in vapore tramite scambiatore, serve a mettere in azione una turbina per produrre poi energia elettrica.
Il sistema è dotato di un campo solare grande 185 ettari con 2.650 eliostati – dislocati in maniera ottimale, evitando rischi come mutuo ombreggiamento ecc. – che concentrano i raggi solari sul ricevitore, montato sulla torre alta oltre 140 metri, con cui si assicura *un massimo di assorbimento (95%) nello spettro della luce
solare.* Gli specchi sono inoltre controllati da un meccanismo che riadegua la loro posizione costantemente per “mettere a fuoco” la luce sul ricevitore.
La centrale, situata nella cosiddetta _“fascia del sole”,_ l’area del pianeta a maggiore irraggiamento solare, ha *una potenza di 19,9 MW* con una produzione elettrica stimata intorno ai 110 GWh annui, sufficienti a rifornire 25.000 abitazioni alimentate attraverso la rete appartenente a ENDESA (Seville Electricity Company). Grazie al vettore termico di sali fusi (ad elevata capacità termica) che assorbe calore conservato successivamente in grandi serbatoi isolati l’impianto è in grado di generare energia in modo continuativo, indipendentemente dalla disponibilità momentanea di sole. Il calore in eccesso accumulato durante le ore di luce solare permette la creazione di elettricità anche in assenza di sole fino a 6.600 ore all’anno.
Secondo quanto dichiarato da Diego Ramírez, direttore di produzione di Torresol Energy, Gemasolar ha raggiunto performance ottimali dopo appena un mese di esercizio commerciale ottenendo in tempi record 24 ore di produzione. Le elevate prestazioni degli impianti hanno coinciso con diversi giorni di intensa radiazione solare che ha reso possibile raggiungere la piena capacità dei serbatoi di accumulo di calore. Le migliori previsioni indicano una media di 20 ore al giorno di alimentazione della rete.
Questo impianto all’avanguardia consente di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 30.000 tonnellate all’anno mentre il beneficio in termini occupazionali è quantificabile in circa 1.500 nuovi posti di lavoro, durante e dopo la fase di costruzione.
Resta da vedere però se i costi di questa tecnologia pulita emergente potranno in futuro divenire realmente competitivi rispetto ad altre fonti rinnovabili. In base alla valutazione del *“Solar Energy Report 2011”,* realizzato dall’Energy & Strategy Group della _School of Managementdel Politecnico di Milano,_ nel 2020 è possibile ipotizzare un costo inferiore ai 6c€/kWh per gli impianti a torre che già oggi permettono di ottenere energia elettrica ad un costo di circa 15 c€/kWh nelle migliori condizioni di insolazione.