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Da Davos il nuovo allarme di Al Gore

Ha preso avvio stamane a Davos (GR) la seconda giornata del Wef, il World Economic Forum, occasione di confronto diretto tra i protagonisti della politica globale, incentrato in questa edizione sul tema: ”il potere dell’innovazione condivisa”. Novità di quest’anno è stato il maggior risalto che si è voluto dare all’ambiente (anche in relazione con la geopolitica e le sue criticità) dopo che nel 2007 è cresciuto l’allarme sul cambiamento climatico globale, in un pianeta sempre più affamato di energia. Fra i tanti protagonisti il premio Nobel Al Gore, è stato presente oggi per parlare del rapporto tra le sfide climatiche e la povertà. L’ex vice presidente Ha ancora una volta espresso la sua preoccupazione sulla situazione attuale, spiegando come la terra si stia surriscaldando più velocemente di quanto già si temesse con probabili effetti devastanti. Dagli ultimi rilievi – ha affermato Al Gore – la crisi climatica è significativamente peggiore e si sta manifestando più rapidamente di quanto le previsioni più pessimistiche del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) avevano previsto, tanto da poter addirittura portare alla scomparsa estiva, entro cinque anni, della calotta glaciale al polo nord. (fonte TicinOnline)

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