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Da APER i nuovi report sulle rinnovabili

Disponibile on line sul sito dell’Associazione cinque schede sintetiche che fotografano lo stato delle fonti pulite in Italia, fornendo numeri, dati aggiornati, stime di crescita e spunti di riflessione

Idroelettrico, eolico, bioenergie, fotovoltaico sotto la lente attenta di APER. L’Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili ha infatti pubblicato sul suo sito cinque report che analizzano lo stato di salute delle fonti rinnovabili in Italia, riportandone dati aggiornati e stime di crescita. Ne emerge un quadro generale in miglioramento, ma ancora lontano dalle vere potenzialità e sotto molti aspetti in ritardo rispetto agli altri partner europei. Per l’eolico l’Italia tocca quota 2.726 MW alla fine dello scorso anno, anche se risulta dietro a Germania, Spagna e Danimarca e con tassi di crescita inferiori a quelli francesi e inglesi. Secondo APER, “l’eolico nella penisola ha subìto nel tempo una crescita alterna per ragioni legate prevalentemente alle procedure autorizzative, alle modalità di connessione alla rete elettrica ed alle modifiche del sistema di incentivazione”. La crescita delle installazioni eoliche sul territorio nazionale nel corso del 2007 (603 megawatt) “può essere definita buona”, spiega APER, “anche se tale risultato è legato ad attività intraprese diversi anni addietro, a testimonianza delle difficoltà che gli operatori incontrano quotidianamente sul campo”. Migliora la situazione del fotovoltaico, grazie al sistema di incentivazione introdotto dal Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007 che ha finalmente posto le basi per un maturo sviluppo del settore. La potenza fotovoltaica installata al 1° marzo 2008 risulta essere superiore a 83 MW, di cui 63 MW ca. relativi ad impianti incentivati con il Vecchio Conto Energia e i restanti 20 MW ca. con il Nuovo Conto Energia, con una prevalenza di realizzazioni nel Nord Italia. Nonostante ciò il Paese è ancora in ritardo rispetto agli altri partner europei per la mancanza di una filiera industriale adeguata e regole certe da un punto di vista normativo. Per quanto riguarda le bioenergie il report analizza come, grazie alla riforma del sistema dei certificati verdi, nel 2008 la produzione di energia elettrica da biomasse da filiera corta (prodotte entro 70 km) o da intese di filiera, viene incentivata con un coefficiente di maggiorazione dei certificati verdi pari a 1.8, superiore a quello introdotto per tutte le altre fonti rinnovabili. Il numero di impianti a biomassa qualificati IAFR (Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili) sono passati dai 123 del 2004 ai 483 del 2007, passando da una produzione di 2.400 GWh a 12.400 GWh. Le cattive notizie sono legate al settore idroelettrico dove il documento evidenzia che “la serie di dati storici indica una diminuzione della producibilità dovuta a vincoli del Deflusso Minimo Vitale, alla portata derivabile o intercettabile per scopi energetici e/o irrigui e alla riduzione della piovosità dovuta a fattori climatici”. Il dato provvisorio della produzione lorda 2007 indica, infatti, 33.469 GWh contro i 36.994 GWh del 2006.

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