Rinnovabili

Da 21,9 a 23,2%. Ed è di nuovo record per il silicio

Gli studi per migliorare l’efficienza delle celle fotovoltaiche stanno interessando sempre più ricercatori e i risultati positivi non tardano ad arrivare. L’ultimo traguardo per ciò che concerne il silicio cristallino arriva dall’Olanda. I ricercatori della Eindhoven University of Technology, in stretta collaborazione con l’istituto tedesco Fraunhofer ISE, sono riusciti a implementare l’efficienza delle celle solari, passando dal 21,9 al 23,2%. Il fisico Hoex Bram a capo del progetto è riuscito ad ottenere questo miglioramento grazie all’applicazione di una pellicola ultra-sottile di ossido di alluminio (circa trenta nanometri) sulla parte anteriore della cella solare. Questa lastra ha un’altissima quantità, mai raggiunta finora, di cariche negative e le normali perdite di energia in superficie vengono così quasi interamente eliminate. Nonostante un miglioramento di poco più dell’1% (in termini assoluti) può apparire modesto, in realtà consentirà ai produttori di aumentare notevolmente le prestazioni dei dispositivi ammortizzando i costi, determinando pertanto una significativa riduzione nel prezzo di produzione dell’elettricità solare.

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