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Critiche alla Prestigiacomo per le quote CO2

Contro il contenzioso con l'Ue per la lettera di Berlusconi, della quale il portavoce del premier smentisce che riguardino le quote CO2 dell'Italia. Ma la Prestigiacomo è a Bruxelles per discutere con Stavros Dimas

(Rinnovabili.it) – Ovviamente l’opposizione protesta. Questa volta contro la missione del ministro dell’Ambiente a Bruxelles, per discutere con Stavros Dimas, commissario UE dell’Ambiente, la questione delle quote CO2 assegnate all’Italia, oggetto di una lettera di Berlusconi al presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso.
“Il ministro Prestigiacomo ricomincia con le solite lamentele e recriminazioni sui target di emissioni di CO2. – sottolinea Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd – In vista di Copenaghen non é certo un buon biglietto da visita per l’Italia nei giorni in cui anche dal vertice Onu da parte dei principali attori internazionali arriva il messaggio dell’improrogabilità di un impegno globale per combattere i mutamenti climatici”.
Per altro il portavoce del premier, Bonaiuti ieri aveva smentito: “L’Italia non ha mai chiesto al presidente Barroso di rinegoziare il piano di emissioni”.
Anche perchè sarebbe in contrasto con quanto scritto, sempre in una lettera, sempre da Berlusconi, ma indirizzata prima del G20 al presiente Usa Obama, quando affermava “L’uscita dalla crisi (economica _ndr_) non ci deve far dimenticare un tema di grande importanza come quello della lotta ai cambiamenti climatici. Come ci ha ricordato il segretario generale Ban Ki Moon, Pittsburgh è un’occasione che non possiamo mancare per favorire il raggiungimento di un accordo globale all’imminente conferenza di Copenaghen”.
Continua Realacci stigmatizzando il comportamento del ministro che oggi “…smentisce quanto detto ieri da Bonaiuti, ma smentisce anche se stessa quando solo qualche giorno fa denunciava, giustamente, i tagli in Finanziaria alle risorse per l’ambiente e ai necessari investimenti sulla green economy, come leva per sviluppare nuove economie e occupazione e uscire dalla crisi”.
“Per il bene dell’Italia – conclude l’esponente del PD – ci auguriamo che arrivino proposte in tal senso in tempi brevissimi, a cominciare da una drastica revisione della Finanziaria, che così come é oggi é una vera e propria mannaia per le politiche ambientali”.
Critiche alla Prestigiacomo anche dalla sinistra, ormai extra-parlamentare, con le dichiarazioni di Claudio Saroufim, responsabile Ambiente del PdCI: “Come il suo premier, fa il gioco delle tre carte: chiede all’Ue di essere ascoltata per modificare le quote di emissioni, accusa il governo precedente di aver commesso errori e fa terrorismo psicologico sui lavoratori delle industrie italiane che, secondo il suo dire, rischiano addirittura il licenziamento se l’Ue non modifica le quote CO2”.