(Rinnovabili.it) – “La decisione può essere criticata da diverse parti. Ma è una decisione equilibrata e responsabile e l’unica che convenga al paese”. Con queste parole il leader spagnolo Zapatero replica alle critiche gli sono state fatte in merito allo spostamento della data di chiusura nella centrale nucleare di Garoña, nel nord del paese.
L’impianto doveva essere smantellato entro il 2011, almeno a quanto aveva promesso lo stesso presidente durante la campagna elettorale, ma ora si apprende che la data slitterà almeno di un paio d’anni quindi fino al 2013.
Zapatero ha spiegato che la decisione è stata dettata anche dalla necessità di salvare circa un migliaio di posti di lavoro in un momento di crisi come questo.
A questo si aggiunge la querelle tra i lavoratori della centrale e gli ambientalisti. I primi si dichiarano non soddisfatti perché, sostengono gli fosse stato promesso che la centrale avrebbe funzionato fino al 2019 e su questa data sono disposti a dare battaglia.
Gli ambientalisti, puntano il dito su Zapatero accusandolo di non aver mantenuto il programma elettorale a favore delle rinnovabili nel quale la graduale chiusura delle centrali nucleari doveva essere il simbolo di questa scelta.