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Crisi energetica: un rigassificatore per la continuità

Intervento del Presidente e Amministatore Delegato di BG Italia, Damiano Ratti, oggi a Bari, all’interno del Forum “Osservatorio Puglia” a favore del rigassificatore previsto a Brindisi

Data la crisi energetica in cui l’Italia, e non solo, si trova a vivere, è inevitabile come sia necessario correre ai ripari attraverso interventi che possano garantire nel presente ma soprattutto in futuro il fabbisogno energetico dell’intero paese. Tale necessità è particolarmente sentita nel campo della distribuzione di gas, ed è resa esplicita dalle dichiarazioni di Damiano Ratti, Presidente e Amministratore Delegato di BG Italia, il quale, intervenendo quest’oggi al Forum ”Osservatorio Puglia” (organizzato da The European House Ambrosetti) tenutosi a Bari, sottolinea come la delicata situazione del nostro paese relativa al fabbisogno di gas, la cui domanda al 2010 è previsto che raggiunga circa i 99.5 miliardi di metri cubi, necessita di una attenta strategia energetica da perseguire nei prossimi due anni che sia orientata verso un aumento delle importazioni di gas e alla costruzione di impianti come i rigassificatori che assicurano al paese innumerevoli vantaggi.
È proprio in questo contesto che Ratti sottolinea l’urgenza di far avanzare il progetto del rigassificatore previsto a Brindisi, contro il quale però ha sempre manifestato forte opposizione la Regione Puglia con il suo Governatore Nichi Vendola. Le motivazioni di cui si fa forte il Presidente di BG Italia riguardano l’importante contributo alla continuità e alla sicurezza delle forniture di gas naturale che questo impianto permetterebbe, garantendo contemporaneamente, sia un basso impatto a livello ambientale, esia grandi potenzialità di investimento legate alla cosiddetta ‘industria del freddo’, favorendo lo sviluppo di un’intera filiera commerciale sfruttando l’energia gratuita che deriva dal passaggio del gas da liquido a gassoso.
“Il nodo principale per la realizzazione di un obiettivo di cui beneficerebbe non solo la Regione Puglia ma l’intero paese – ha concluso Ratti – continua ad essere costituito dalla solita politica del No che rallenta anche in questo caso la realizzazione di una infrastruttura compatibile con l’ambiente, sicura e con emissioni vicine allo zero”.