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Cresce l’inquinamento e il Mediterraneo salirà di livello

In base ad una dozzina di modelli di circolazione generale dell’atmosfera e degli oceani (AOGCM), che vengono utilizzati per le loro analisi, gli scienziati dell’IMEDEA (Mediterranean Institute for Advanced Studies) e del National Oceanography Centre di Southampton nel Regno Unito hanno divulgato i risultati del loro studio in base al quale le maggiori concentrazioni di gas serra provocheranno l’innalzamento della temperatura in tutto il mare.
Si tratta delle conclusioni dello studio di un team di ricerca anglo-spagnolo che ha inevitabilmente portato a dimostrare come i cambiamenti climatici e la maggior quantità dei gas serra faranno alzare il livello del mar Mediterraneo. Livello, salinità e temperatura sono i tre indicatori considerati nella ricerca sulla condizione del mar Mediterraneo nel ventunesimo secolo.
“Lo scenario più positivo presume che le concentrazioni di gas serra rimangano uguali ai loro livelli nell’anno 2000, e anche in questo caso, i cambiamenti climatici avranno comunque un loro impatto – è il parere della dottoressa spagnola Marta Marcos dell’università delle isole Baleari (UIB) autore capo di questa ricerca (citata anche dal SINC – Scientific Information and News Service) – Lo scenario più negativo è basato sui diversi livelli di sviluppo economico nei vari paesi del mondo, con una crescita continua nella produzione di gas serra durante l’intero ventunesimo secolo”.
I risultati sono stati pubblicati sul “Journal of Geophysical Research-Oceans” e le previsioni più ottimistiche indicano che le temperature del Mediterraneo non aumenteranno più di 1 °C a fine del 2099, altre ipotesi vedono un aumento dei gas serra tali da far crescere temperatura del mare fino a 2,5 °C, ma i dati raccolti dai ricercatori vanno purtroppo in questa seconda direzione.
“Il livello dell’intero Mediterraneo – ha spiegato la Marcos – crescerà in media tra i 3 e i 61 centimetri in seguito agli effetti del riscaldamento”.
E aggiunto anche che, nonostante l’importanza di capire quale sarà l’innalzamento dei livelli del mare sulle coste, “è proprio lì che ne sappiamo meno, a causa della scarsa risoluzione spaziale dei modelli”. E siccome è ormai dimostrato che lo scenario climatico subirà un radicale mutamento, non è possibile costruire un modello di previsioni precise di questa zona per il prossimo periodo.
“Le variazioni della salinità nel Mediterraneo sono controllate dallo scambio dell’acqua attraverso lo stretto di Gibilterra, fatto non considerato come indicatore, per cui i risultati relativi non sono molto attendibili”, hanno dichiarato sia la dott.ssa Marcos che il dott. Michael Tsimplis, ricercatore del National Oceanography Centre di Southampton. Comunque i modelli mostrano che il mare in futuro sarà più salino.
E precisano che, ad esempio, i modelli IPCC essendo caratterizzati da una risoluzione spaziale scarsa sono adatti a dimostrare i processi globali con una buona approssimazione, ma a livello regionale non sono così attendibili ed è quindi più difficile misurare con precisione il livello dei cambiamenti.
Occorrono quindi dei modelli climatici regionali ad alta risoluzione per avere più chiaro, ad esempio, le dinamiche nello stretto del Mediterraneo e dei processi oceanici.

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