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Cresce il livello del mare in Europa. E’ allarme?

I cambiamenti climatici indotti dal riscaldamento dell'atmosfera , dovuto all'inquinamento da Co2 hanno una nefasta influenza anche sul livello dei mari e sulle coste

Il quadro degli scenari che sono stati descritti nell’ultimo rapporto «Impacts of Europès changing climate», compilato da “European Commission, European Environment Agency e World Health Organization Union” è a dir poco preoccupante. La crescita del livello dei mari europei è più rapido di quanto si riscontri negli altri mari del mondo. Questa situazione porta a pensare che l’impatto del “climate change” in Europa potrebbe incidere in maniera più negativa che nel resto della Terra.
Dalle rilevazioni effettuate dai satelliti, sappiamo che ormai la crescita del livello ha raggiunto la media di 3.1 mm l’anno, con un aumento di 1,3 mm sulla media registrata durante lo scorso secolo. Innalzamento che è diverso da zona a zona a causa delle correnti oceaniche e dei diversi effetti della gravità. Nei mari europei, inoltre l’innalzamento è maggiore che altrove, anche per il massiccio scioglimento della neve e dei ghiacciai della Groenlandia. Questo, spiega l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è un motivo più che legittimo per temere in Europa un maggiore impatto negativo.
Le conseguenze di tutto questo? Gli esperti fanno una panoramica delle conseguenze: dall’aggravarsi delle inondazioni in coincidenza dei cicloni, ad una più incisiva erosione delle coste a causa delle onde. Ma anche il rischio di veder sommerse pianure che si trovano al livello del mare. Ed inoltre, le conseguenti infiltrazioni di acque salate nell’entroterra, renderebbero inservibili le riserve di acqua dolce. E già oggi assistiamo a migrazioni di specie di pesci e di uccelli marini che cercano le condizioni climatiche e ambientali più favorevoli alla loro sopravvivenza.
Tra gli altri, l’allarme provocato da questa situazione, e a cui viene data più attenzione, riguarda la pesca che già ora soffre di crisi in varie zone del nostro continente. Al punto che si ipotizza di cambiare le regole vigenti che programmano modalità e tempi di questa importante attività economica.