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Crediti di carbonio, le foreste sono una grande opportunità

(Rinnovabili.it) – “La certificazione della gestione forestale e dei crediti di carbonio”. Con questo titolo si aprirà domani a Perugia il convegno organizzato dal PEFC Italia e dedicato all’importanza della sostenibilità della filiera legno-energia soprattutto in riferimento alla gestione di boschi e foreste e al loro ruolo di ‘spugne’ della CO2. All’interno del percorso assegnato all’Italia di riduzione delle emissioni il patrimonio forestale ha un potenziale considerevole che richiede politiche di sostegno sempre più ampie da parte di Stato e Regioni. In tal modo ogni attività che aumenti o conservi la capacità di mitigazione climatica’ ossia di assorbimento della CO2 dovrebbe essere promossa come un supporto alle strategie riduttive.
Un ruolo protagonista a pieno titolo anche nel mercato dei certificati di carbonio, dove sono ammesse esclusivamente le foreste dotate di certificazione di gestione sostenibile, come la certificazione PEFC.
“In Italia a fine marzo 2010 la superficie forestale italiana certificata PEFC era di 744.538 ettari, cioè l’8% della superficie boschiva nazionale, di cui circa 650.000 nell’arco alpino (nel mondo 220 milioni di ettari sono certificati PEFC)” ha dichiarato Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia.
Le dinamiche relative ai certificati risultano interessanti anche dal punto di vista economico oltre che ambientale: con valore attuale di 13,01 €/tonnellata di CO2 (dato del 31 marzo 2010, ma variabile a seconda della domanda e dell’offerta) i certificati risultano essere un’opportunità concreta di guadagno per i proprietari di foreste che possono raggiungere un guadagno stimato tra i 5 e i 30 euro ad ettaro a seconda della qualità e della fertilità del terreno “Speriamo che presto venga approvato il regolamento attuativo del ‘Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agro-forestali’ che porterebbe il mercato dei crediti ad essere regolamentato e sicuramente una più alta remunerabilità di quello attualmente possibile” ha proseguito Brunori.
Attenzione particolare riservata al mercato dei crediti legate al settore evidenziando il ruolo dell’Italia in un meccanismo che, per ora, consente un regime definito ‘volontario e non regolamentato’ non dal protocollo di Kyoto né dallo schema europeo definito Emission Trading Scheme.
Dal punto di vista dei consumatori si evince come inizino a conoscere e ad apprezzare i meccanismi di acquisto consapevole andando a preferire prodotti certificati, in grado di dimostrare che le materie prime utilizzate per la realizzazione dei beni provengano da foreste certificate e quindi ecosostenibili, cercando di conoscere anche il ruolo di origine del materiale, in questo caso il legno.
”Il fatto che i prodotti legnosi possano essere visti come uno strumento di mitigazione del cambiamento climatico e che i proprietari forestali possano essere remunerati per la loro attività di gestione corretta e sostenibile dell’ambiente, rappresenta un’occasione e un’opportunità per il mondo agricolo e forestale. Ma attenzione: c’è ancora tanta confusione e questo convegno vuole portare chiarezza e punti fissi sull’argomento” ha sottolineato Brunori.

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