Conclusa Veronafiere, Crea Expò Business Forum Internazionale, l'importante appuntamento dei settori termoimpiantistici, di condizionamento e riscaldamento
Il 23 Ottobre 2007 ha preso il via, a Veronafiere, CREA Expo Business Forum Internazionale Condizionamento, Riscaldamento, Energia, Ambiente: un appuntamento specifico che si rivolge ad un pubblico qualificato di soli operatori professionali.
Crea si differenzia dai tradizionali eventi fieristici, in quanto si propone, non solo come una vetrina per prodotti, ma come un momento di incontro esclusivo per i professionisti del settore, un evento costruito sulle esigenze di aziende ed operatori, finalizzato a creare opportunità concrete di business e aggiornamento professionale.
Tanti gli eventi in programma nelle tre giornate in cui si è svolta la manifestazione. Eventi realizzati grazie alla collaborazione con le principali associazioni di categoria e con le aziende espositrici.
In questo contesto, assume particolare rilevanza l’aspetto formativo della manifestazione che si è concretizzato con la realizzazione di tavole rotonde corsi, convegni e seminari, curati dalle associazioni del settore e dalle aziende presenti (50 i workshop tecnico applicativi in programma) e che ha suscitato notevole interesse, confermato dall’elevato numero degli iscritti che si sono preregistrati attraverso il sito web ufficiale dell’evento “www.expocrea.it”:https://www.expocrea.it.
Importante anche la partecipazione delle aziende del settore: ben novantaquattro gli espositori presenti al Pad 4 di Fiera Verona, dall’Italia e dall’Estero.
Tra gli argomenti approfonditi nel fitto calendario congressuale, per la giornata del 23 ottobre, sono da segnalare:
“La riqualificazione energetica degli edifici e nuove normative. Il Progetto CasaKyoto”, organizzato da ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e Acustico) in collaborazione con FAST (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche).
Dal convegno è emerso che gli edifici esistenti (con la ristrutturazione parziale e integrale) rappresentano ormai gran parte del mercato edilizio italiano e la tendenza è destinata ad accentarsi. Agire sul costruito presenta problematiche molto diverse rispetto alla nuova edificazione e richiede soluzioni appositamente studiate. Il convegno ha fatto il punto sui possibili interventi e sulle nuove tecnologie disponibili alla luce degli incentivi fiscali e dei recenti provvedimenti legislativi.
Da segnalare poi “La mia città sostenibile” a cura di Cremonesi Consulenze.
Il convegno si è articolato in due parti; la prima parte è stata dedicata alle relazioni di prestigiosi relatori di livello internazionale. Nella seconda parte sono state sviluppate le tematiche proposte, attraverso una tavola rotonda con operatori del settore, alla quale è seguito un dibattito con il pubblico. Il convegno ha preso spunto dalla situazione veronese: Verona e in particolare Verona sud, sarà interessata da una significativa operazione immobiliare che vedrà la costruzione di nuovi edifici e la ristrutturazione di edifici esistenti, per un valore di oltre 10 milioni di metri cubi. Un intervento che certamente influirà sull’equilibrio ambientale e sulla qualità della vita dei Veronesi.
Tra i prodotti presentati dagli espositori, ad attirare la maggiore attenzione da parte del pubblico sono stati: Il sistema GTC (generatore termodinamico condensante) presentato dal’azienda Goldencalor.
E’ un innovativo generatore di calore, brevettato e prodotto in Sardegna che garantisce un risparmio del 15% rispetto alle caldaie a condensazione e del 30% rapportato a quelle ad alto rendimento.
E’ l’unico sistema (tra i sistemi ad alta temperatura) in grado di utilizzare una canna fumaria in materiale plastico a basso costo, in quanto i fumi in uscita, a seguito di un processo naturale di lavaggio, diventano freddi mantenendosi ad una temperatura che si attesta sui 35°- 40°.
La tecnologia Goldencalor applicata sui macchinari di vecchia concezione o già esistenti, produce un rendimento superiore al 100% (grazie al recupero di calore che avviene all’interno dello scambiatore dei fumi) senza bisogno di apportare modifiche strutturali o aggiungervi nuovi accessori.
A differenza dei tradizionali impianti, riduce del 50% l’emissione nell’atmosfera di gas nocivi come anidride carbonica, ossidi di azoto e carbonio.
Il funzionamento della macchina, attraverso l’impiego di un ridotto quantitativo di combustibile ed il lavaggio dei fumi, produce un basso quantitativo di agenti inquinanti che anziché essere rilasciati nell’atmosfera, vengono trattenuti dalla naturale condensa ed eliminati dagli scarichi fognari.
La caldaia GTC determina anche un abbattimento del 30% sui consumi annuali con un risparmio per gli utenti di 7-8.000 euro.
Il prezzo della caldaia si conforma a quelli delle più moderne tecnologie presenti sul mercato.
Se applicato su un condominio come quello indicato nell’esempio, il sistema GTC presenta un costo complessivo di 25.000 euro, ammortizzabili in tre anni.
Ormai brevettata, la caldaia del futuro, farà il suo ingresso nei mercati nazionali ed internazionali a partire dal gennaio 2008.
L’altro prodotto innovativo che è stato presentato è il sistema SIDERA 30 prodotto da ICI CALDAIE
E’ un sistema basato sull’impiego di celle a combustibile a elettrolita polimerico (PEM), per la produzione integrata di elettricità, calore e freddo (trigenerazione). Il target di potenza elettrica da sviluppare è di 30 kW, un valore che bene si presta agli impieghi distribuiti di tipo residenziale/condominiale.
Il sistema sarà alimentato da gas naturale che, opportunamente trattato verrà convertito in gas idrogeno. Tale gas alimenterà le celle a combustibile, il cui output primario sarà una corrente elettrica. Il calore prodotto dalle celle verrà utilizzato, insieme a quello proveniente da una caldaia a condensazione di back up, per il riscaldamento ambientale e dell’acqua calda sanitaria. Il tutto costituirà un sistema integrato, in grado di garantire significativi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali di generazione e conversione dell’energia,
Il sistema consentirà quindi una maggiore penetrazione delle tecnologie di microgenerazione distribuita e pulita, uno scenario convenientemente associato ad un utilizzo più razionale delle risorse energetiche, oltre che alla drastica semplificazione delle infrastrutture richieste per il vettoriamento dell’energia.