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Costa Mauro, approvata l’intesa tra Toscana e Liguria

La Regione Toscana e la Regione Liguria hanno approvato l’intesa che consentirà il conferimento di 25.000 tonnellate di rifiuti della Provincia di La Spezia all’impianto di trattamento Costa Mauro, ad Albiano Magra, Comune di Aulla.

«Questo accordo – spiega l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – consentirà alla Regione Liguria di gestire, temporaneamente, un problema di eccedenza di rifiuti urbani non selezionati provenienti dalla Provincia di La Spezia e allo stesso tempo verrà incontro alle esigenze dell’impresa Costa Mauro e dei suoi dipendenti». Il conferimento in altre regioni di rifiuti urbani è possibile solo attraverso intese interregionali, come questa, volte ad evitare situazioni di difficoltà.

«La Toscana accetta volentieri di aiutare la Liguria – aggiunge l’assessor e Bramerini – tuttavia abbiamo chiesto e ottenuto alcune garanzie a tutela del nostro sistema di gestione dei rifiuti: saranno accettati esclusivamente rifiuti solidi urbani non pericolosi fino ad un massimo di 25.000 tonnellate di rifiuti; dopo il trattamento il Cdr prodotto dalla Costa Mauro e i residui di lavorazione torneranno in Liguria, nell’impianto di Scarpino, a Genova; il controllo sui flussi dei rifiuti e sul rispetto dell’intesa saranno affidati alle Province di Massa Carrara e la Spezia». L’accordo prevede inoltre che ogni mese l’azienda Costa Mauro presenti alle due Province ed alle Agenzie di protezione ambientale Arpat e Arpal un rapporto dettagliato sui rifiuti in ingresso ed in uscita dallo stabilimento.

«Voglio tranquillizzare – ha infine aggiunto l’assessore – quei cittadini di Albiano Magra che in passato hanno lamentato disagi a causa dell’attività di Costa Mauro: l’azienda il 20 ottobre scorso ha dichiarato di accettare le prescrizioni che le sono state fatte dalla Provincia di Massa a seguito dei rilievi Arpat e provvederà a realizzare gli interventi necessari per mettere completamente a norma lo stabilimento. In ogni caso, nell’eventualità in cui si riscontrino difformità tra quanto previsto dall’intesa Liguria-Toscana ed i flussi di rifiuti in ingresso ed in uscita dallo stabilimento, l’accordo verrà sospeso».

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