La magistratura contabile evidenzia la mancanza di un'approfondita analisi, che avrebbe dovuto precedere l'emanazione del bando, ma rivela gli effetti positivi in termini di riduzione dell'inquinamento ambientale
Il programma “Solare termico”, varato con il decreto n. 100 del 2000 del Ministero dell’Ambiente, è stato avviato per favorire l’incentivazione di sistemi solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura per le Amministrazioni e gli Enti Pubblici. Finora il grado di realizzazione dell’opera “è stato pari al 58,61% essendosi concretizzato nella ultimazione di 88 impianti, di cui 87 collaudati, mentre 59 impianti sono in fase di realizzazione, con l’installazione di 3.813,03 mq. di pannelli solari sui 6.505,57 mq previsti e con conseguente riduzione di anidride carbonica nell’ordine di 1.670 ton/anno e di gas inquinanti, quali i composti di azoto (NOx) e di polveri sottili (PM10) nella misura rispettivamente di 1.512 Kg NOx/anno e di 2.021 Kg Pm10/anno”. A trarre le somme sull’esito del Programma è la Corte dei Conti che pur riconoscendo gli effetti positivi in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale, definisce “modesti” i risultati raggiunti per quanto riguarda il campo economico-sociale, essendosi concretizzati nell’avvio di otto micro imprese ambientali “con conseguente impiego di soli 87 lavoratori di pubblica utilità a fronte dei 400 previsti”. Secondo le valutazioni, contenute nella Relazione allegata all’indagine di controllo, di portata ridotta è risultata anche l’estensione del progetto agli istituti penitenziari, “avendo riguardato solo il progetto pilota di solarizzazione della Casa circondariale di Rebibbia, pur essendo in previsione l’allargamento del progetto ad altri istituti”. La magistratura contabile ha rilevato inoltre la “mancanza di un’approfondita analisi, che avrebbe dovuto precedere l’emanazione del bando, inizialmente indirizzato solo ai Comuni ed alle aziende distributrici del gas e poi esteso, a distanza di un solo anno dalla sua emanazione, ad altre categorie di soggetti, quali le amministrazioni pubbliche ed enti pubblici”. “In ordine al progetto ‘Comune solarizzato’ riservato agli enti locali del Centro-sud d’Italia – afferma la Corte dei Conti in un comunicato – di una certa consistenza è stato verificato il grado di realizzazione degli impianti solari, che ha comportato l’installazione di 9.281 mq di pannelli solari, pari all’83,82% degli 11.072 previsti. Tutto ciò ha comportato, in ambito ambientale – afferma la Corte – una riduzione dell’effetto serra in termini di anidride carbonica pari a 4.012 Ton/anno nonché dell’inquinamento ambientale, pari a 3.618 Kg/anno di ossido di azoto e a 4.848 Kg/anno di polveri sottili”.