Incuriosito dalla possibilità di realizzare un carburante carbon negative che potrà essere utilizzato anche come fertilizzante, Big G investe per la prima volta nel settore dei biocarburanti
(Rinnovabili.it) – Il colosso di Mountain View ha messo gli occhi sulla biomassa. Impegnato in diversi progetti per la generazione di energia rinnovabile questo è il primo episodio che vede Google investire in una start-up, la CoolPlanetBiofuels, con sede a Camarillo (California) che converte erba, trucioli, colture non alimentari e altri residui agricoli in carburante di alta qualità.
La società sarebbe infatti in grado di realizzare un bioprodotto, che Google Ventures ha definito un _*negative carbon fuel*_ in grado di catturare carbonio per poi essere aggiunto al terreno in qualità di fertilizzante per migliorare la resa dei raccolti.
“Abbiamo fatto notevoli progressi negli ultimi due anni, questo nuovo flusso di capitali, unito alle competenze del team Google Ventures, consente alla nostra squadra una scalata ancora più veloce” ha riportato in un comunicato Mike Cheiky, chief executive della CoolPlanet.
Convertendo i materiali delle piante ricche di cellulosa in carburante si riuscirebbe, hanno dichiarato le società, ad aiutare il settore agricolo stimolando un sostanziale aumento della domanda di colture non destinate all’alimentazione il che potrebbe significare nuovi posti di lavoro a vantaggio soprattutto delle comunità agricole locali.