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Conti: Italia rinnovabili sì, ma quante complicazioni

Enel ha già ridotto 22 milioni di tonnellate di anidride carbonica rispetto al 1990 e prevede di ridurne altre 4 grazie ad un nuovo piano. Evidenziato inoltre il miglioramento della situazione in Italia, dove tuttavia gli investimenti sulle rinnovabili sono ancora difficili, a causa del complicato sistema autorizzativo.

Nel corso della presentazione del progetto fotovoltaico che Enel intende realizzare a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, Fulvio Conti, amministratore delegato dell’azienda, ha reso noto che, rispetto all’obiettivo del protocollo di Kyoto, Enel presenta un deficit di emissioni ‘di qualche milione di tonnellate di anidride carbonica, meno di dieci’. Infatti, a fronte delle 40-45 milioni di tonnellate prodotte, l’azienda ne ha già ridotte 22 rispetto al 1990 ed è in progetto un ulteriore taglio di 4 milioni di tonnellate. ‘Siamo fortemente impegnati a ridurre le emissioni di CO2’, ha spiegato Conti, sottolineando come per risolvere un problema globale sia ‘imbarazzante’ limitare ‘gli investimenti nei paesi che aderiscono a Kyoto per lo sviluppo delle tecnologie più innovative’.
Conti ha inoltre evidenziato che, nonostante la situazione italiana sia migliorata rispetto ad un anno fa, è ancora difficile investire sulle rinnovabili. ‘Il nostro Paese tende a parlare molto di rinnovabili e poi a complicare la vita a chi richiede autorizzazioni. Facciamo un’enorme fatica ad avere autorizzazioni locali, c’è una distanza tra le ambizioni a parole e la dura realtà dei fatti’, ha concluso l’Ad Enel. (fonte Asca)

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