Il presidente di Confindustria, a seguito della proposta Ue per l'aumento delle percentuali di riduzione delle emissioni nocive, ha invitato Barroso ad attendere che l'Italia sia pronta a recepire i nuovi obiettivi, temendo per le ripercussioni economiche sul comparto industriale
(Rinnovabili.it) – All’inizio della scorsa settimana la Commissione europea ha proposto l’ “aumento dal 20 al 30%”:https://www.rinnovabili.it/hedeegard-portare-i-tagli-al-30-rimettera-in-moto-leconomia-800975 della riduzione delle emissioni di CO2, obiettivo da rispettare entro il 2020. A tal proposito il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia ha inviato una missiva al presidente della Commissione europea Manuel Barroso invitandolo alla riflessione. Nella lettera la Marcegaglia ha voluto sottolineare come siano già ambiziosi, per un paese come l’Italia, gli attuali tassi di riduzione, temendo l’ulteriore incremento dei costi legati all’adeguamento alla normativa in misura maggiore rispetto a molti altri paesi membri. Tale costo è stato stimato nell’1,14% del PIL, rispetto allo 0,6% riscontrato per le altre nazioni, che andrebbe ad aggiungersi alle problematiche legate all’attuale crisi economica che sta mettendo in difficoltà il panorama industriale italiano.
Tali affermazioni hanno portato Confindustria a ritenere che un incremento della percentuale di riduzione delle emissioni sarebbe possibile, ma solo nel momento in cui tutti gli stati, pronti ad intraprendere gli stessi obiettivi, concorreranno verso la medesima meta: in questo modo sarà possibile, un domani, ottenere risultati concreti, riscontrabili anche a livello globale. Per far questo però sarà necessario promuovere ulteriormente l’importanza dell’efficienza energetica, della salvaguardia delle risorse e dei consumi sostenibili, a questo punto si potrà procedere verso obiettivi più ambiziosi che, pur tenendo conto dell’ambiente, non minino la sopravvivenza dei comparti industriali.