Da un comunicato stampa di Confagricoltura un ulteriore conferma che le fonti rinnovabili rappresentino una delle alternative più rapide e sostenibili per affrontare le sfide del futuro
“La strada dell’efficienza e la scelta di una politica orientata allo sviluppo delle fonti rinnovabili”. Sono queste le soluzioni indicate dal presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, per una “strategia energetica sicura” per l’Europa, dal punto di vista dell’approvvigionamento, degli investimenti aziendali, dell’ambiente e dei prodotti agricoli. Ma soprattutto sicura per i consumatori. L’organizzazione crede fortemente nelle energie rinnovabili, siano esse il solare fotovoltaico, l’eolico o le biomasse. “Il contributo delle imprese agricole italiane diventa importante – ha detto il presidente Vecchioni al convegno di studi organizzato dalla Fondazione “Farefuturo”- perchè si parla di produzione energetica a copertura dei fabbisogni aziendali, ma soprattutto di energia come fonte alternativa di reddito.” Per soddisfare nel nostro paese l’obiettivo di produzione di energia elettrica da rinnovabili (+25%), Confagricoltura stima che saranno necessari 5.500 MW. “C’è spazio, dunque – ha continuato il presidente Vecchioni – per le energie rinnovabili, ed in particolare per le biomasse. Senza tener conto degli obiettivi più ambiziosi che verranno fissati dall’Unione Europea per il 2020”. In questo senso Confagricoltura si è direttamente impegnata negli ultimi mesi, in uno specifico contratto di filiera che finanzierà una serie di progetti agroenergetici (circa 10 MW). Inoltre la Confederazione agricola sta rivolgendo grande attenzione alle nuove frontiere della ricerca, nella convinzione le moderne tecnologie possano giocare un ruolo molto importante con un uso intermedio, ad esempio, dei biocombustibili per la produzione dell’idrogeno o dei carburanti di 2a generazione. (fonte Confagricoltura)