Tre tipologie progettuali ed una regola comune: minimo impatto per massima integrazione nel contesto architettonico e paesaggistico
(Rinnovabili.it) – Una sfida creativa per offrire alla tecnologia solare nuove forme compatibili con i territori mediterranei, a partire dalle 50 “perle” di pregio delle isole minori italiane che possono compiere il primo passo per trasformarsi in laboratori di sperimentazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel rispetto del paesaggio. È la sfida lanciata dall’associazione Marevivo, con un concorso internazionale di idee che rientra in un protocollo d’intesa triennale che vede coinvolti anche il Centro di ricerca interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente della Sapienza di Roma, Enea, Gestore servizi energetici, ministero per i Beni culturali e ministero dell’Ambiente.
Il concorso prevede tre tipologie progettuali, tutte nel campo della produzione di energia solare: ideazione di un oggetto innovativo singolo; ideazione di un componente di sistema per abitazioni; ideazione di un impianto a servizio di un’intera utenza isolana. La regola comune è naturalmente quella del minimo impatto e della massima integrazione nel contesto architettonico e paesaggistico. Possono partecipare al concorso, suddivisi in tre categorie: studenti di architettura, ingegneria o industrial design; architetti, ingegneri, industrial designer, studi o gruppi professionali, società di progettazione; infine le imprese industriali. I progetti possono essere inviati sino al 6 settembre 2010, il bando completo è disponibile sul sito “www.marevivo.it”:https://www.marevivo.it/.
L’idea vincente non resterà sulla carta, in quanto i laboratori Enea valuteranno la possibilità di realizzarne un prototipo. Inoltre, insieme ai premi in danaro, per i primi classificati della categoria studenti vi sarà l’importante possibilità lavorativa di uno stage di 6 mesi presso le sedi romane del Gestore Servizi Energetici.
Il concorso internazionale di idee si inserisce nel più ampio progetto di Marevivo “Sole, vento e mare per le isole minori italiane: energie rinnovabili e paesaggio” che l’associazione porta avanti dal 2007 con l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di gestione e fruizione in questi territori, luoghi ideali per lo sviluppo di politiche ispirate alla sostenibilità.
“Il risparmio energetico e la ricerca di fonti alternative è uno degli obiettivi indicati dall’Unione Europea – ha ricordato la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni – entro il 2020 la produzione di energia da fonti rinnovabili dovrà coprire il 20% con la riduzione della medesima percentuale del consumo energetico: questa necessità è indicata come obiettivo prioritario nella strategia di Lisbona”.
Con l’occasione è stata denunciata la preoccupante situazione delle 12 piccole isole italiane non collegate alla rete elettrica nazionale, dove l’energia viene ancora prodotta da obsoleti e inquinanti generatori diesel che presentano altissimi costi sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Fra questi spicca il caso della centrale commissariata di Capri, isola dove si terrà la premiazione finale del concorso a sottolineare la volontà di divenire promotrice di un nuovo sviluppo tecnologico eco-sostenibile.