(Rinnovabili.it) – Il FAI, Fondo Ambiente italiano, e il WWF si sono unite per denunciare la propria preoccupazione nei riguardi dell’emendamento della manovra finanziaria, che apporterebbe cambiamenti repentini alla normativa sulla VIA, la Valutazione d’Impatto Ambientale e la VAS, la Valutazione Ambientale Strategica. Le due associazioni hanno fatto appello al Ministro Bondi, chiedendo di rifiutare e non recepire l’emendamento nr. 2228, attualmente in discussione al Senato. Definita “un attentato al Belpaese” l’emendamento introdurrebbe la “Segnalazione Certificata di Inizio Attività – SCIA”, ossia una dichiarazione sostitutiva, da parte del privato o dell’azienda interessati, di ogni atto autorizzativo di una qualsiasi attività di costruzione in una qualsiasi area paesaggisticamente vincolata. Una semplice autocertificazione andrebbe quindi a sostituire le normali procedure di valutazione di rischio relative ad un progetto, secondo la proposta quindi “l’inibizione ai lavori e’ possibile solo in presenza del pericolo attuale di un danno grave e irreparabile per il patrimonio artistico e culturale e per l’ambiente”.
Secondo il FAI e il WWF l’emendamento mostra chiari segni di incostituzionalità, in quanto la liberta d’impresa prevarrebbe sull’Art 9 della Costituzione sulla tutela del Paesaggio e del Patrimonio Culturale del Paese.