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Commissione Ambiente: le 11 proposte per il clima

Sei mesi di approfondito lavoro per undici proposte immediatamente attuabili per contrastare il global warming. Domani il voto

È approdata oggi a Montecitorio la relazione della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, sugli sconvolgimenti climatici. “Gli interventi per combattere i mutamenti climatici – spiega Ermete Realacci, presidente della commissione – devono ora diventare scelte determinanti per affrontare un cambiamento radicale delle politiche nazionali, e diventare un pilastro degli indirizzi politici generali. Una grande sfida di fronte a noi che si affronta con la ricerca, l’innovazione, la conoscenza, la visione del futuro, gli stili di vita e, naturalmente, le scelte politiche di ampio respiro che tutto ciò comporta”. Il documento, che è introdotto dalla constatazione del fatto che il 2007 è stato l’anno in cui si è preso coscienza dei mutamenti climatici in atto, vuole dare indicazioni per la prossima finanziaria, e sarà votato domani. In sintesi ecco i punti principali:
• CERTIFICATI BIANCHI: innalzare e prolungare nel tempo gli obiettivi di efficienza energetica per i distributori di energia elettrica e gas. Gli obiettivi per il 2005 e 2006 sono stati largamente oltrepassati. Occorre incrementare gli obiettivi del 2008 e 2009 e fissare quelli per il periodo 2010-16;
• CHI PIÙ RISPARMIA MENO PAGA: predisporre un sistema delle tariffe realmente incentivante per famiglie e imprese. Tariffe differenziali in base al consumo e in base agli orari per tutti gli utenti civili e industriali;
• ELETTRODOMESTICI E LAMPADINE: vietare la vendita di elettrodomestici non di classe A dal 2010, delle lampade ad incandescenza dal 2012, disincentivare gli scaldabagni elettrici, che sono ancora oggi in Italia ben 8 milioni;
• ILLUMINAZIONE PUBBLICA: programmi e investimenti per migliorare l’efficienza;
• RIFIUTI: il recupero e riciclo dei rifiuti può dare un significativo contributo alla riduzione di emissioni. In termini di gas climalteranti, un incremento del 10% della quota attuale di recupero e riciclo comporterebbe una riduzione di 4 milioni di tonnellate all’anno di CO2. Deve essere fortemente favorita, con incentivi adeguati, l’opera di riciclo di quei rifiuti che possono andare a costituire materie prime secondarie riutilizzabili per le attività produttive;
• EDILIZIA: rendere permanente e ampliare l’agevolazione del 55% introdotta con l’ultima Finanziaria per il miglioramento energetico degli edifici;
• FONTI RINNOVABILI – VENTO: espandere di 3-4 volte la potenza di eolico installata per arrivare a 6000-8000 MW installati;
• SOLE: il fotovoltaico può giungere – se sostenuto – a 3000 MW nel 2016. Il solare termico nella nuova edilizia e nelle ristrutturazioni può arrivare ad un ritmo di installazione di mezzo milione di metri quadrati all’anno;
• CONTO ENERGIA: il meccanismo può essere utilmente esteso anche alle altre energie rinnovabili;
• TRASPORTI – LA LEVA FISCALE: studiata per incentivare il trasferimento di merci e passeggeri dalla strada alle ferrovie e al mare o per favorire veicoli meno inquinanti;
• BOLLO AUTO IN BASE A CO2: le emissioni di CO2 come base di calcolo delle tasse automobilistiche;
• TRASPORTO PUBBLICO: 500 milioni di euro per i sistemi di trasporto pubblico locale nelle aree urbane. (fonte LaStampa.it)

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