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Come l’eolico diventa amico dei volatili

(Rinnovabili.it) – Le pale eoliche da sempre sono state imputate di essere causa della morte di migliaia e migliaia di animali, soprattutto per ciò che concerne i volatili. Tuttavia, secondo alcuni ricercatori americani, una possibile convivenza tra le pale eoliche, dedite alla produzione di energia pulita, e la normale esistenza di molti uccelli e pipistrelli è possibile.

Da uno studio di Edward Arnett, principale esponente della “Bat Conservation International”:https://www.batcon.org/, e John Hayes, ricercatore dell’Università della Florida, è emerso che un cambio della velocità delle turbine eoliche ridurrebbe notevolmente la mortalità dei pipistrelli.

Arnett e il suo team hanno osservato per lunghi periodi del 2008 e del 2009 diverse turbine in Pennsylvania, valutando che nei mesi estivi ed autunnali, quando l’intensità dei venti calava, aumentava di conseguenza il numero dei decessi tra i pipistrelli a causa delle pale eoliche.

Partendo da questo presupposto e sapendo che le turbine sono programmate per effettuare la loro produzione di energia, quando la velocità del vento raggiunge circa 13km/h (8mph), i ricercatori suggeriscono di innalzare il limite a circa 18 km/h (11mph), che ridurrebbe la mortalità dei pipistrelli del 70%. Nello stesso tempo diminuirebbe la potenza prodotta annualmente, ma ci sarebbe un calo inferiore solo all’1%.

“I benefici connessi all’energia eolica non devono impattare sugli ecosistemi locali – le parole di Edward Arnett – Tuttavia il nostro studio dimostra come sia possibile salvare la vita di tantissimi pipistrelli e nello stesso tempo permettere la produzione di un’energia pulita. Un piccolo e semplice intervento sarebbe un bene per la conservazione del pipistrello e per un maggior sviluppo del comparto eolico”.

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