Rinnovabili

Collaborazione e finanziamenti alla base dello sviluppo energetico

In corso a Milano il Convegno ‘Lo sviluppo delle infrastrutture energetiche nel contesto delle iniziative europee: il ruolo dell’Italia nel Sud Europa. Il convegno promosso dalla rappresentanza della Commissione Europea e dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sta offrendo molteplici spunti di riflessione fra tutti gli interessati al settore.
Il Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Alessandro Ortis, ha infatti sottolineato l’importanza assunta dagli investimenti nel settore energetico quali importante slancio affinché si riesca a superare indenni la crisi economica che sta investendo l’intera economia mondiale e si riesca inoltre a garantire la stabilità e a far maturare un clima di sicurezza e fiducia nei confronti di iniziative industriali e finanziarie a garanzia degli stessi operatori e dei consumatori finali. Le ripercussioni positive sul mercato occupazionale sono indubbie e permetterebbero anche un notevole risparmio sulla spesa energetica dei cittadini.
A sostegno di tali considerazioni arriva anche il messaggio, inviato al convegno, del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il quale riconferma l’importanza strategica del piano di investimento di 5 miliardi definito dall’Unione Europea per il settore energetico. L’auspicio è che si possa venire a creare quella rete di relazioni e collaborazioni necessaria per stabilire nuovi rapporti con i Paesi produttori di energia a tal punto da riuscire a garantire innanzitutto la sicurezza energetica, e contestualmente la reciprocità negli investimenti oltre che la stabilità e la certezza delle regole.
La forza dell’Unione Europea quindi, sottolinea il Ministro Scajola, dipende proprio da questa rete di relazioni e dalla sua capacità di operare in modo coordinato affacciandosi sul mercato come un’unica forza.
Ricordiamo che lo scorso il Ministro ha varato il nuovo Piano triennale 2009-2011 per la ricerca nel settore dell’energia, contenente i 210 milioni di euro destinati a enti di ricerca e università. I settori strategici del Piano riguardano principalmente la razionalizzazione ed il risparmio nell’uso dell’energia elettrica, lo sviluppo delle conoscenze per l’utilizzo della fonte nucleare, così come la gestione e lo sviluppo del sistema elettrico nazionale, con particolare riferimento alle infrastrutture di rete, agli scenari futuri ed allo sviluppo e diffusione delle fonti rinnovabili.

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