Rinnovabili

Coldiretti Toscana: parchi solari violentano paesaggio, incentivi a aziende agricole

Pressioni da parte degli enti locali al consiglio regionale sulla delibera che regolamenterà il fotovoltaico a terra in Toscana. Coldiretti Toscana ribadisce la sua posizione: no ai maxi impianti, agricoltura protagonista della rivoluzione energetica. Incentivi alle imprese agricole per installare impianti sui tetti. Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana: “La Toscana non è in vendita. Agricoltura resti attività principale”.

Imprenditori agricoli protagonisti della rivoluzione energetica. E non semplici spettatori. Incentivi della Regione Toscana per favorire la realizzazione di piccoli impianti per l’autoconsumo aziendale sui tetti attraverso la semplificazione e lo snellimento delle regole. Necessaria anche una deroga per permettere alle imprese di sostituire e ristrutturare i tetti obsoleti sfruttando la possibilità di installare impianti fotovoltaici di piccole dimensioni.
Torna all’attacco la Coldiretti Toscana (info www.toscana.coldiretti.it) dopo le pressioni, da parte degli enti locali al Consiglio Regionale della Toscana per consentire di realizzare, all’interno del territorio della Toscana e nelle aree agricole, maxi impianti fotovoltaici a terra. La delibera, in discussione in queste settimane in consiglio regionale piace nella sostanza alla principale organizzazione agricola della Regione che ora teme di vedere snaturato il principio di fondo della proposta. “No alle maxi centrali a energia solare. La Toscana non è in vendita e nemmeno in affitto. Il principio di fondo – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – è, e deve restare uno soltanto: l’agricoltura è l’attività principale. L’attività energetica derivante da fonti rinnovabili, nella fattispecie dal fotovoltaico, è un’integrazione al reddito e un’attività secondaria. Solo così possiamo preservare e mantenere intatto il territorio, l’ambiente e l’immagine della Toscana, ed evitare una corsa all’oro da parte di società e aziende che vogliono mettere mani sui terreni agricoli per trasformarli in parchi ad energia solare. Questo non possiamo accettarlo”. Coldiretti ribadisce il suo no al fotovoltaico selvaggio: “Non abbiamo mai detto di non volere il fotovoltaico, al contrario è una delle fonti rinnovabili su cui anche le aziende agricole stanno investendo per abbattere i costi energetici e produrre in maniera sostenibile. Ma non possiamo accettare – spiega ancora Marcelli – i futuri progetti che prevedono maxi impianti industriali di produzione di energia. E’ una violenza al patrimonio agricolo e ambientale”.
Ora Coldiretti Toscana teme le avances di società ed aziende specializzate nell’installazione di impianti fotovoltaici che tenteranno di tutto per affittare e acquistare i terreni agricoli appetibili, magari sfruttando il momento di difficoltà economica: “Gli imprenditori agricoli non si faranno abbagliare dalle pressioni e dalla tentazione di affittare i propri terreni nella prospettiva di rendite faraoniche – spiega Roberto Maddè, Direttore Coldiretti Toscana – e non saranno spettatori della rivoluzione energetica che si sta realizzando in tutto il paese. L’impresa agricole deve poter essere protagonista di questo processo e giocare un ruolo determinante nella tutela e salvaguardia del nostro paesaggio”.

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