Come si può pensare di ridurre i sempre maggiori costi che gli italiani devono sopportare per l'energia, tagliando gli incentivi che dovrebbero aiutare lo sviluppo delle fonti rinnovabili?
Grandi proteste da varie organizzazioni e associazione nel timore che vengano confermati gli aumenti previsti da un’analisi da Nomisma, che abbiamo riportato ieri (gas +6%, luce +3,7%).
Una delle proteste più incisive viene da Codacons che è una delle più rappresentative associazione nella tutela degli interessi dei consumatori. Ma questa volta qualcosa non deve aver funzionato se nel comunicato che hanno diramato il Presidente, Carlo Rienzi scrive testualmente:
“…In particolare chiediamo di eliminare i cosiddetti extra-costi dalle bollette elettriche, primi fra tutti il Cip6, ossia gli incentivi dovuti dal sistema elettrico alle imprese produttrici che utilizzano fonti rinnovabili… e assimilate”.
Insomma è una specie di ossimoro.
Da una parte si chiede di contenere gli aumenti, o addirittura eliminarli, dall’altra si indica come primo strumento la cancellazione degli incentivi proprio all’unica soluzione per abbattere i costi dell’energia, quelle delle fonti rinnovabili che se sviluppate e incrementate potrebbe davvero abbassare la bolletta energetica degli italiani.
Casi di miopia che permettono di vedere vicino, di non intravedere un po’ più in là e soprattutto più lontano. Speriamo che un bravo oculista possa correggere un’ottica così distorta.