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CO2: l’Ue revisionerà la Direttiva sull’edilizia

Le associazioni hanno invitato i ministri ad intraprendere una modifica radicale della Direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici per contribuire ad un taglio radicale delle emissioni di gas serra

(Rinnovabili.it) – Il settore edilizio, oltre ad essere uno dei maggiori produttori di CO2 (36%), si è aggiudicato da tempo il bollino rosso per i consumi energetici associati. La situazione potrebbe star ora per cambiare dal momento che la Direttiva europea EPBD sul rendimento energetico degli edifici è pronta per un restyling.
Gli edifici, pubblici e privati, necessitano di una revisione strutturale che li renda energeticamente competitivi con l’obbligo di fissare, entro il 2020, degli obiettivi di ristrutturazione per immobili; si tratta di standard ‘a consumo netto zero di energia’, a partire dalla sostituzione dei vecchi serramenti con nuovi elementi all’avanguardia che rispettino gli standard di efficienza energetica e di isolamento.
La riunione è stata fissata per il 17 novembre prossimo e vi prenderanno parte Consiglio, Commissione e Parlamento europeo, invitati da numerose organizzazioni, dai responsabili nazionali per l’energia e dal Bee (Ufficio Europeo per l’Ambiente) a prendere una decisione che sia radicale, perchè una revisione superficiale potrebbe procurare ulteriori danni all’ambiente e peggiorare una situazione già critica.
Gli Stati membri saranno inoltre chiamati a rivedere i propri codici edilizi entro il 2015 in modo che gli interventi di ristrutturazione vadano a stimolare diversi settori dell’economia e della società con la possibilità di utilizzare anche i fondi nazionali e comunitari al fine di aiutare i privati a modernizzare e a rendere ad impatto zero le loro abitazioni contribuendo in maniera sensibile alla riduzione delle emissioni dannose, causa dell’innalzamento della temperatura globale.