Il gruppo di ricerca indo-tedesco rende noto che le possibilità delle acque antartiche di assorbire una maggiore quantità di biossido di carbonio tramite fertilizzazione a base di ferro sono più limitate di quanto si ipotizzasse
Le speranze riversate nel progetto erano tante, eppure dai risultati preliminari sembrerebbe che lo studio “Lohafex”:https://www.rinnovabili.it/microalghe-marine-per-assorbire-co2-702268 non avrebbe confermato le ipotesi sperate. La nave da ricerca Polarstern aveva preso il largo i primi di gennaio con a bordo di 70 scienziati di 7 paesi diversi con il compito di spargere sulla superficie oceanica dell’Artico 6 tonnellate di ferro polverizzato per favorire la crescita di fitoplancton capace, a sua volta, di assorbire l’anidride carbonica. Nonostante esperimenti precedenti avevano dimostrato che il processo di fertilizzazione tramite ferro riuscisse a spostare significative quantità di carbonio nelle profondità marine, nella realtà di Lohafex, questo è accaduto solo in parte. All’iniziale stimolazione del fitoplancton, raddoppiato nel corso delle prime due settimane dello studio, si era poi sovrapposta la crescita di minuscoli animali denominati zooplancton, impedendo l’ulteriore fioritura di microalghe. Il risultato ottenuto dai ricercatori dunque sembrerebbe essere una possibilità di stimolazione limitata nel tempo; il team ora di ritorno in Germania analizzerà i numerosi campioni raccolti, con l’obiettivo di presentare i risultati completi dell’esperimento in workshop entro la fine dell’anno.