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CO2: l’Ue respinge i Piani Nazionali d’Estonia e Polonia

(Rinnovabili.it) – I motivi tende a precisare la Commissione Europea sono diversi, ma sostanzialmente dietro la decisione di oggi di respingere i piani nazionali di assegnazione (PNA) presentati da Estonia e la Polonia c’è la convinzione dell’Esecutivo Ue che la quantità totale di quote di emissione che questi paesi hanno proposto di assegnare ai propri gestori sia troppo alta. Si parla per la precisione dei PNA per la distribuzione delle quote di anidride carbonica per il periodo di scambio 2008-2012 dell’Emissions Trading System europeo (EU ETS).
Le precedenti decisioni della Commissione di respingere tali piani, erano state annullate dal Tribunale di primo grado il 23 settembre 2009 e i ricorsi avanzati pendono ora alla Corte di Giustizia Europea, ma, spiega il Commissario all’Ambiente Stavros Dimas, “queste nuove decisioni tengono conto delle sentenze della Corte. Spetta ora alla Polonia ed Estonia preparare nuovi piani. Al fine di ridurre al minimo l’incertezza normativa creato dalla sentenza della Corte, vorrei incoraggiare i due Paesi a procedere rapidamente e preparare nuovi piani sulla base dei dati più recenti”.
All’accusa di abuso di potere da parte del Tribunale per aver indicato essa stessa un livello massimo per il quantitativo totale di quote da assegnare dalla Polonia ed Estonia, l’esecutivo Ue ha risposto con un escamotage. Nelle decisioni adottate oggi la Commissione ha respinto i PAN originali in quanto violano diversi criteri definiti nella direttiva sul sistema e tenendo conto sentenze del Tribunale, le nuove decisioni non indicano quali modifiche rispetto gli originali sarebbero accettabili per la Commissione.

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