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Climate change: un centro studi e nuove proposte

(Rinnovabili.it) – Evitare i danni legati al surriscaldamento globale istituendo un centro studi per supportare le attività dei governi legate alla sfida climatica e dando la possibilità di far convergere proposte ed interessi all’interno di un luogo studiato ad hoc.
Consiste proprio in questo l’iniziativa presentata oggi dalla Fondazione Eni Enrico Mattei in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini. “Abbiamo subito un brutto colpo – ha spiegato Scaroni presidente della Feem- Copenaghen non è stato un gran successo e c’è bisogno di rinnovare i nostri sforzi e farlo da qui ci ridarà lo slancio di cui abbiamo bisogno”. L’evento, svoltosi nella città di Venezia, ha voluto sottolineare l’importanza di studiare come evitare i rischi a cui le città e l’intero Pianeta sono costantemente sottoposte, prima tra tutte la città lagunare sede dell’incontro, sotto costante minaccia.
“E’ una collaborazione – ha fatto eco Scaroni – che ci porterà lontano, su un terreno strategico per il nostro futuro: per un’azienda che fa energia, i temi della sostenibilità e quelli della riduzione delle emissioni di CO2 sono a centro pista; lo facciamo in tanti campi e c’è anche un’attività di studio”.
Ruolo chiave quello riservato allo studio delle politiche climatiche da molteplici punti di vista, cercando di elaborare soluzioni che poi saranno promosse sfruttando la competenza del centro Cini nel settore della promozione e della comunicazione scientifica.
Ulteriore appoggio significativo quello del Climate policy initiative di George Soros, dapprima scettico in relazione alle conseguenza dell’innalzamento della temperatura globale ma ora quanto mai convinto dell’importanza di un’azione immediata e concreta a favore del rispetto ambientale e dell’abbassamento delle emissioni di inquinanti.

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