Dal sondaggio è emerso che il 65% degli italiani, in linea con gli standard europei, sono consapevoli dei danni che il cambiamento climatico potrebbe portare
(Rinnovabili.it) – Dalla voce del primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt, presidente di turno per l’Unione europea, arriva un importante appello che invoca ad impegnarsi nella sfida ai cambiamenti climatici che lui stesso definisce ”una questione di vita o di morte”.
Ma a prendere seriamente la questione sembrerebbero essere anche i cittadini comunitari, perlomeno nei timori espressi. Lo rivela un sondaggio dell’Eurobarometro, svolto su un campione di 30mila persone appartenenti a 27 Paesi della Comunità Europea, da cui è apparso chiaro che soprattutto i giovani, tra i 15 e i 24, anni si preoccupano delle conseguenze che l’innalzamento delle temperature potrebbe portare: il 70% è cosciente della gravità della situazione e il 51% afferma di aver già intrapreso azioni per contrastarla.
Le percentuali della “ricerca”:https://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_313_en.pdf parlano chiaro: il 2% degli europei (e l’1% degli italiani) non considerano l’aumento della temperatura un problema serio, mentre il 65% dei nostri connazionali -in linea con la media UE – si sono dichiarati consapevoli degli effetti nefasti a cui potrebbe andare incontro il Pianeta, mentre il 23% pensa che si stia creando un eccessivo allarmismo in merito alla questione (27% degli europei).
Altri problemi sono risultati particolarmente angoscianti per gli intervistati: dalla fame nel mondo alla povertà senza trascurare la mancanza di acqua potabile e la possibilità di una crisi economica a livello mondiale.
I risultati di questo sondaggio, richiesto dalla Commissione Europea, fanno sperare che l’impegno della popolazione possa diventare sempre maggiore vista la sensibilità e l’attenzione dimostrata.