E oltre 17.000 sono in grave crisi di estinzione. Grandi problemi in futuro, se non si salvaguarderà la bio-diversità
(Rinnovabili.it) – Tante sono le varietà animali e vegetali che si sono estinte negli ultimi cinque secoli, ma, dato parimenti allarmante, quasi 17.000 sono a rischio e non si riuscirà a rispettare l’obiettivo di fermare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2010, come fissato dai governi paneuropei otto anni fa.
Ci sembra ragionevole ritenere che non tutte le sparizioni, avvenute nell’arco di mezzo millennio, siano dovute ai cambiamenti climatici provocati dall’uomo. Quello però su cui occorre riflettere è invece la sorte delle specie a rischio.
La relazione è stata stilata dalla “Unione mondiale per la conservazione della natura” (Iucn), che viene realizzato e divulgato ogni quattro anni. Lo studio ha catalogato e 44.838 specie inserite nella “lista rossa”: di queste, 869 si sono già estinte ma se può arrivare anche a 1.159 se vengono considerate anche le 290 a forte rischio di estinzione a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento che danneggiano l’habitat degli animali e dei vegetali. Pesca e caccia senza controllo creano gli allarmi più gravi, soprattutto nei mari. Ma l’inquinamento e il disboscamento hanno un peso altrettanto grave. Avverte la Iucn: “Si può perdere un nucleo industriale, ma è possibile ricostruirlo. In natura, se si perde una specie, é impossibile sostituirla”.