Alla sua seconda visita da cancelliere a Pechino, dove è arrivata domenica anche in veste di presidente del G8, Angela Merkel ha in agenda diversi argomenti tra cui il clima, in vista dell’incontro mondiale che si terrà tra quattro mesi a Bali, per preparare una nuova tornata di colloqui finalizzata a prorogare oltre il 2012 il protocollo di Kyoto. La Merkel, in un incontro con il premier cinese Wen Jiabao, ha esortato la Cina a fare di più per contrastare i cambiamenti climatici. Ma questo richiamo non è stato gradito dai dirigenti di Pechino, i quali hanno fatto presente che l’Occidente industrializzato inquina i cieli da molto più tempo di una Cina entrata di recente nella grande corsa allo sviluppo. “I cinesi vorrebbero, come tutti, cieli azzurri, colline verdi e acque cristalline” – ha detto Wen nella conferenza stampa congiunta – Ma il compito di ridurre le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra è più difficile in Cina che in Germania, perché ampie fasce della sua popolazione non hanno ancora raggiunto la crescita economica dei Paesi industrializzati in termini di Pil pro capite. La Cina si assume parte di responsabilità per i cambiamenti climatici soltanto per gli ultimi trent’anni, mentre i Paesi industrializzati per gli ultimi duecento anni.” (fonte l’Unità.it)