(Rinnovabili.it) – La prima relazione della _Commissione Clima_ del governo australiano è stata resa pubblica oggi e le sue conclusioni sono senza appello: il livello del mare è destinato a salire fino a un metro entro la fine di questo secolo e la colpa va senza ombra di dubbio alle emissioni di gas serra. Nel quadro degli ultimi decenni innumerevoli di studiosi hanno dipinto un quadro inequivocabile sul fronte climatico accendendo un dibattito confuso sulla questione e dividendo banalmente il mondo scientifico in “scettici” e “allarmisti”. “The Critical Decade”:https://climatecommission.govspace.gov.au/files/2011/05/4108-CC-Science-Update-PRINT-CHANGES.pdf, questo il nome del documento, arriva ora con la speranza di fare maggior chiarezza e fugare qualsiasi dubbio ancora in sospeso. “I rischi non sono mai stati più chiari e la necessità d’azione non è mai stata più urgente” avverte la _Commissione Clima._
*Cifre più alte rispetto alle previsioni IPCC nel 2007* Sulla base degli ultimi dati scientifici raccolti nel mondo, lo studio individua nelle emissioni climalteranti il certo responsabile dell’aumento delle temperature e del riscaldamento degli oceani. “Mi aspetto che l’aumento medio del livello del mare nel 2100 rispetto al 1990 sia da 50 centimetri a 1 metro”, si legge nella prefazione alla relazione di Will Steffen, capo della commissione; una previsione, sebbene non in contraddizione, superiore a quella del gruppo di esperti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change nel 2007 (sotto gli 80 cm), ma di cui Steffen si prende ogni responsabilità. “Ora conosciamo di più il comportamento degli strati di ghiaccio e abbiamo ottime informazioni sulla Groenlandia sappiamo che vi è una perdita di massa e che la perdita ha un ritmo crescente”.