Le dannose emissioni ad effetto serra hanno superato le peggiori previsioni toccando davvero valori da record. La crescita dei gas serra negli ultimi due secoli ha toccato il 35% nel caso dell’anidride carbonica e ben il 130% per il metano, con la maggior parte dell’aumento attribuibile solo agli ultimi 50 anni. I dati fanno parte dei rilevamenti svolti dalla stazione italo-francese Concordia in Antartide, illustrati oggi nel corso del convegno milanese su “Cambiamento climatico e problemi ambientali” all’Università Bicocca. A dare i risultati è stato Giuseppe Orombelli, professore emerito presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’ateneo, vice-presidente della Commissione Scientifica per l’Antartide del progetto europeo Epica e responsabile delle attività scientifiche della Concordia. “La perforazione eseguita da Epica in Antartide – ha detto Orombelli – profonda 3270 metri, ha consentito di avere la più lunga documentazione temporale fino ad oggi analizzata: 800 mila anni”. “Mai nel passato – ha proseguito -, sono stati raggiunti i valori attuali dei gas-serra, prodotti in pochi secoli dall’attività umana, né mai si sono avute variazioni così repentine”.