I deputati della commissione parlamentare temporanea sul cambiamento climatico hanno inviato il 5 novembre una delegazione in Cina per fare il punto degli accordi per ridurre le emissioni climalteranti
“Con un’economia in forte espansione, colossi come Cina e India stanno divenendo velocemente fra i paesi a più alto inquinamento al mondo. I buoni propositi del dopo Kyoto nel 2012 saranno possibili solo se Paesi dalle simili caratteristiche si impegneranno nel nuovo accordo”, ha dichiarato il presidente della commissione parlamentare temporanea sui cambiamenti climatici, Guido Sacconi. “La nostra sortita a Pechino – fa notare Sacconi – ci ha dato l’opportunità di incontrare funzionari governativi, membri del Congresso nazionale ed esperti del mondo economico e della società civile e scambiare punti di vista sul tema, un processo che ci ha aiutato a comprendere meglio la posizione cinese al riguardo”. Sacconi prosegue parlando della visita a Pechino: “La Cina vuole ridurre le emissioni, risparmiare energia e produrre efficienza energetica, ritiene inoltre importante cooperare con gli altri paesi industrializzati in termini di trasferimento tecnologico, così come nella necessità di un’assistenza finanziaria. E questi sono tutti segnali positivi. Rimane però un punto critico, si rammarica Sacconi, la Cina continua infatti a sostenere l’attuale struttura del protocollo di Kyoto, e cioè senza impegni quantitativi per i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo”. (fonte Parlamento Europeo)