Secondo gli ultimi dati dell’ dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, la concentrazione di metano in atmosfera è aumentata del 158% rispetto all'era preindustriale, contro un aumento “solo” del 38% della CO2
(Rinnovabili.it) – Un vero e proprio primato in negativo per il clima riguarda la concentrazione sempre crescente del metano nell’atmosfera. Un dato per certi versi “sorprendente” che è stato certificato anche dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Secondo i dati presentati dal WMO, il metano sarebbe responsabile di quasi un quinto del riscaldamento globale: la sua concentrazione in atmosfera sarebbe aumentata del 158% rispetto all’era preindustriale, contro un aumento “solo” del 38% della CO2, principale gas serra. Un dato che ha fatto lanciare l’allarme sulle possibili ripercussioni negative anche a CO2Balance, la società che lavora nel campo dell’azzeramento dei gas serra soprattutto attraverso la riduzione del metano prodotto dalle discariche italiane ed europee.
Secondo quanto ha reso noto l’azienda, infatti, solo nel nostro paese le discariche sono responsabili del 30% delle emissioni di metano da attività produttive (in termini assoluti equivalgono a 11 milioni di tonnellate di CO2) la stessa quantità prodotta da tutte le auto circolanti nel Lazio. Proprio le discariche rappresentano uno dei pochi settori il cui contributo alle emissioni di gas serra continua a crescere in tutta Europa.
“Il metano è un gas che ha un effetto serra da 21 fino a 33 volte maggiore rispetto alla CO2, secondo i metodi di valutazione – ha ricordato commentando i nuovi dati Francesco Galanzino di CO2Balance – appoggiando azioni che hanno allo stesso tempo un risultato importante nel taglio delle emissioni di metano dalle discariche e nel miglioramento della qualità dell’aria, le aziende e le istituzioni possono recuperare crediti volontari certificati per azzerare le loro emissioni inquinanti”.
Galanzino ha poi ricordato anche il quadro normativo italiano ed europeo che obbliga “gli Stati a eliminare il 100% delle fuoriuscite di biogas dalle discariche per motivi ambientali, sanitari e di sicurezza. In realtà, almeno un 25% del gas sfugge dalle discariche: una volta non c’erano i sistemi tecnologici per fermare quest’inquinamento, oggi si. E fermandolo si aiuta la lotta ai cambiamenti climatici”.