Un documento che candida Comuni, Province e Regioni d’Italia ad avere un ruolo attivo nel raggiungimento degli impegni inerenti al Pacchetto UE e nell’ambito dei negoziati per il nuovo accordo post-Kyoto
Grazie al lavoro di Coordinamento di Agenda 21, in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Unione delle Province Italiane, prende vita oggi la Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il Clima, un documento raccoglie una serie di proposte per far sì che nelle politiche a favore della tutela del clima vegano sfruttate le potenzialità delle amministrazioni locali, già attive a livello territoriale con diverse tipologie di intervento capillare che stanno dando un contributo importante. Realizzato con la finalità di rendere Comuni, Province e Regioni d’Italia protagoniste attive sia nel raggiungimento degli impegni italiani rispetto al Pacchetto “20-20-20” che all’interno dei negoziati per il nuovo accordo post-Kyoto, la Carta sarà consegnata ufficialmente al Governo il 3 aprile a Roma. Il testo mira a mettere in luce il contributo delle amministrazioni locali, in base alle potenzialità già espresse, all’interno delle politiche a favore della tutela del clima; basti pensare che secondo quanto riportano i dati raccolti con il nuovo sistema di calcolo formulato dal Coordinamento di Agenda 21 molte città hanno già ottenuto una riduzione di CO2 del 20%, come prospettato nella direttiva UE. Sia Agenda 21, Anci che Upi concordano sulla necessità per gli enti locali di accedere ai meccanismi dell’Emission Trading e al mercato dei Titoli di Efficienza Energetica. Da qui al 3 aprile, data della conferenza di presentazione ufficiale del documento che si terrà a Roma nella sede dell’ISPRA, gli enti locali potranno segnalare la propria adesione anche inviando una mail a adesionecarta@a21italy.eu.