In concomitanza con la pubblicazione della terza parte del rapporto dell’IPCC, viene lanciato, presso la sede del CNR di Bologna, il progetto Europeo CIRCE (Climate Change and Impact Research: the Mediterranean Environment), il cui compito è quello di studiare il clima del Mediterraneo dal punto di vista scientifico ma anche economico e sociale. Dal Portogallo alla Siria, dalla Gran Bretagna ad Israele: quattro anni di lavoro per 62 centri di ricerca con l’obiettivo di valutare gli impatti del riscaldamento globale nell’area mediterranea e le migliori strategie di mitigazione ed adattamento. “Circe produrrà ricerca e conoscenza sul clima del Mediterraneo e sui suoi impatti” dichiara Antonio Navarra, rappresentante dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ente coordinatore del progetto. “I risultati, frutto della collaborazione tra matematici, fisici, climatologi, agronomi, economisti e informatici – prosegue lo scienziato italiano – saranno messi a disposizione sia della comunità scientifica che dei decisori politici. Con questo progetto, la ricerca diventa strumento per supportare, con i dati scientifici e la previsione di scenari futuri, le azioni di risposta, ovvero le strategie di mitigazione, ai mutamenti indotti dai cambiamenti climatici”. (fonte LaStampa.it)