(Rinnovabili.it) – Un altro passo è stato compiuto verso l’adozione di adeguati meccanismi per la risoluzione anticipata e facoltativa delle convenzioni CIP 6/92, gli strumenti nati nel 1992 per agevolare i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate. Il 2 agosto di quest’anno era stato firmato il decreto contenete i parametri per la quantificazione, da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dei corrispettivi da erogare ai soggetti produttori che intendono anticipare l’uscita dal regime incentivante.
Il Decreto riporta anche le modalità e le tempistiche di erogazione degli importi spettanti agli operatori di impianti a gas naturale per 2 GW complessivi che abbiano già presentato la manifestazione di interesse a risolvere la convenzione.
Una strategia energetica nata dalla necessità di agire su un norma non più efficiente rispetto all’odierno mercato liberalizzato. L’ex ministro dello Sviluppo Economico Scajola l’aveva addirittura definita un peso “sui prezzi dell’elettricità di tutti i consumatori”.
Il DM inviato alla Corte dei conti è stato registrato oggi dall’ente, come spiega una nota stampa dello stesso Dicastero. Spetta quindi ora al GSE accettare le richieste di risoluzione; i tempi di erogazione dei corrispettivi seguiranno due fasi, con l’80% dell’importo entro 31 gennaio 2011 e il restante 20% al 31 maggio 2011. in termini di riduzione degli oneri di sistema, si calcola che l’operazione comporti un potenziale vantaggio di circa 500 milioni di euro in meno a gravare sulla bolletta dei consumatori.