(Rinnovabili.it) – Pechino sta cominciando a mettere nero su bianco gli specifici obiettivi di risparmio energetici per le diverse regioni, nel tentativo di ridurre il consumo di energia per unità di PIL in una misura compresa tra il 10 e il 18% tra il 2010 e il 2015. Il programma è stato svelato oggi dal quotidiano nazionale 21st Century Business Herald. Il giornale riferisce, tra le altre cose, gli indicatori energetici scelti dal potere centrale e ripartiti per regioni, settori e imprese che sarnno contenuti all’interno del dodicesimo Piano quinquennale. E se da un lato ancora si attende di sapere quale sarà il destino del settore produttivo, il Governo ha già fissato i target locali, assegnando un obiettivo di risparmio energetico del 18 per cento alle città di Shanghai e Tianjin e alle province di Jiangsu, Zhejiang e Guangdong. Alla città di Pechino e le province di Hebei, Liaoning e Shandong viene invece chiesto di tagliare i consumi energetici del 17 per cento. In aggiunta agli impegni sul risparmio energetico il piano riporta importa anche la quota di energia non fossile che dovrà essere raggiunta nei prossimi cinque anni sul consumo totale di energia primaria e per la quale Pechino ha calcolato un aumento dell’11,4% rispetto ai livelli odierni. Nel frattempo a livello più periferico il paese ha aderito ad una politica di risparmio energetico negli appalti della Pubblica amministrazione, che renderà obbligatorio per i reparti l’acquisto di prodotti ecologici e ad alto valore di efficienza energetica.