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Cina: l’off-shore ha iniziato a produrre energia

(Rinnovabili.it) – Il primo impianto eolico off-shore cinese, realizzato presso lo Shanghai East Sea Bridge, ha iniziato a trasmettere l’energia elettrica prodotta dai propri rotori eolici, ad un mese da quando le turbine sono state collegate alla rete nazionale.
Il progetto da 102 MW e dal valore di 340 milioni di dollari ha il potenziale per generare 267 milioni di kWh di energia l’anno; un quantitativo sufficiente a rifornire di energia a 200.000 famiglie di Shanghai, migliorando la qualità dell’aria grazie al taglio di 200mila tonnellate di CO2.
Iniziati nel 2008, i lavori d’istallazione si sono conclusi nel febbraio scorso e al momento le 34 turbine eoliche servono ad alimentare l’Expo di Shangai.
Stime hanno calcolato che il potenziale della Cina per l’eolico tradizionale ammonta a 250 GW mentre per il fuori costa la cifra è nettamente superiore: si parla di ben 750 GW con il progetto del governo che punta all’istallazione di 30 GW off-shore entro il 2020.
Attualmente sono in fase di valutazione 4 progetti relativi all’istallazione in mare per una capacità combinata di 1 GW, la cui gara per l’assegnazione, iniziata a maggio, terminerà a settembre. I quattro piani includono anche la costruzione di due stabilimenti _near shore_ (definizione attribuita a tutti quegli impianti eolici a terra costruiti entro i tre chilometri dalla linea di costa e agli impianti off-shore realizzati entro i 10 chilometri dalla costa) da 300 MW ciascuno e due wind farm in acqua della capacità di 200 MW cadauno.

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