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Cina: linea dura contro l’inquinamento industriale

Dall'alto funzionario della Pianificazione Economica arriva l’annuncio di nuovi provvedimenti contro i settori produttivi più energivori e ad elevata dipendenza dalle risorse naturali

(Rinnovabili.it) – Una volta erano le aziende occidentali ad aprire centri produttivi in Cina beneficiando, oltre che dei bassi costi, della possibilità di agire senza il rigido rispetto di tutte quelle precauzioni ambientali generalmente obbligatorie in Europa e negli Stati Uniti. Ma da un po’ di tempo a questa parte le linee del governo sembrano voler arginare il boom di inquinamento prodotto dal travolgente sviluppo economico e da una normativa meno stringente sulle questioni ambientali.
Ed ecco che nelle contromisure intraprese da Pechino si aggiunge oggi anche l’annuncio di nuove e più severe leggi per ridurre le emissioni industriali. Lo ha riferito a margine di una riunione del World Economic Forum Zhang Xiaoqiang, vicepresidente della Commissione di sviluppo e di riforma nazionale, chiarendo che accanto alle misure di riduzione dell’inquinamento, per i prossimi cinque anni, sarà spinto al massimo anche l’obiettivo dell’efficienza energetica nel comparto produttivo.
Un’unità d’azione, quella definita da Zhang, nei confronti dei settori energivori, inquinanti e ad elevata dipendenza dalle risorse naturali che si caratterizzerà con normative specifiche, “evitando i regolamenti ‘one-size fits-all’”, ossia applicati indiscriminatamente a qualsiasi realtà. Il funzionario ha anche voluto sottolineare l’impegno a cui il governo non si è sottratto e che ha porterà alla chiusura di 2.087 impianti di energia obsoleti e inefficienti entro la fine di questo mese.