Rinnovabili

Cina: biocarburante da piante non commestibili

Il boom di biocarburante degli ultimi anni ha causato un aumento dei prezzi dei cereali che ha avuto ripercussioni economiche un po’ ovunque. David Jackson, esperto della Lmc International Ltd di Londra, stima che entro il 2015 occorrerebbero altri 100 milioni di ettari di coltivazioni (metà dell’estensione dell’Indonesia) per produrre biocarburante pari al 5% del consumo degli autoveicoli. Ma per ottenerli sarebbe necessario abbattere intere foreste. In Cina allora hanno ben pensato di produrre biocombustibile da piante che non vengono utilizzate per l’alimentazione umana ed animale; esperimenti sono stati effettuati con piante come la jatropha, le cui foglie, semi e frutti sono tossici. Intanto il colosso asiatico promette una svolta verso le energie rinnovabili. “Per ora non consentono alcun profitto – spiega Zhou Fengqi, capo del Programma per la crescita dell’energia rinnovabile in Cina – ma c’è la volontà di essere leader per l’energia pulita, in futuro”. Proseguono gli investimenti nelle energie alternative ma allo stato attuale il carbone rimane il carburante più economico e copre circa l’80% del fabbisogno del Paese. (fonte Asianews.it)

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