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Ciclocross e sostenibilità

I Campionati Mondiali di Ciclocross disputatisi al Lago le Bandie di Spresiano passeranno agli annali il più grande evento sportivo ecocompatibile mai organizzato prima d’ora
Oltre che per lo straordinario successo tecnico e di pubblico riscosso in tutta Europa e nel resto del mondo, i Campionati Mondiali di Ciclocross disputatisi al Lago le Bandie di Spresiano il 26 e 27 gennaio 2008 passeranno agli annali – almeno per quanto riguarda la realtà italiana – come il più grande evento sportivo ecocompatibile mai organizzato prima d’ora. D’altronde la stessa location dell’evento (una ex cava di estrazione di inerti recuperata e trasformata nell’arco di 30 anni in un magnifico parco di 90 ettari dedicato alla vita all’aria aperta, allo sport ed al tempo libero) lasciava intendere come l’organizzazione di Bandie Eventi – società che fa capo al Gruppo Mosole, proprietario dell’area – difficilmente avrebbe trascurato un aspetto così importante, oltre che particolarmente sentito ed attuale in questo momento su tutto il territorio nazionale. Attraverso uno specifico progetto organizzativo per il recupero e lo smaltimento differenziato dei rifiuti – in collaborazione con il Consorzio Intercomunale Priula (realtà che ha portato la provincia di Treviso all’avanguardia in campo nazionale in questo settore) e le specifiche attività di comunicazione coordinate da Achab Triveneto, la manifestazione è stata gestita senza particolari criticità, nonostante il fortissimo afflusso di spettatori con punte di circa 40.000 presenze nella giornata di domenica 27 gennaio. Nel dettaglio, diciannove sono state le isole ecologiche dislocate lungo il percorso e nelle vicinanze degli stand , il cui corretto utilizzo è stato amplificato dall’installazione di pannelli informativi per spiegare e indicare al pubblico il modo più corretto per cestinare le diverse tipologie di rifiuti. Una bandiera segnaletica evidenziava ulteriormente la presenza di un punto di raccolta dove faceva bella mostra di se la mascotte del Progetto Ambiente “Ciottolino”. Manifestazioni di questa portata contano un pubblico eterogeneo più o meno abituato a differenziare in modo corretto i rifiuti; questo aspetto non ha sicuramente agevolato le operazioni di raccolta e differenziazione che comunque si sono svolte regolarmente nei quattro giorni di manifestazione (due giornate di prove e due di gare). Non solo il pubblico, ma anche i gestori degli stand gastronomici sono stati coinvolti nel progetto di raccolta differenziata, attraverso un’opportuna formazione e la fornitura di tutti gli strumenti utili per la gestione dei rifiuti presso lo stand. Gli effetti che questo tipo di manifestazione può lasciare sul territorio non sono sempre positivi; l’impegno e la forte volontà degli organizzatori hanno permesso che i mondiali di ciclocross siano stati un evento memorabile, anche per la tutela dell’ambiente.

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