Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background

Chimica verde per la riconversione di porto Marghera

Oggi mercoledì 15 dicembre in sala Affreschi a Ca’ Corner, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del convegno “Win-Win, Vince l’economia vince l’ambiente”. Innovazioni tecnologiche per la riconversione del sistema industriale del territorio veneziano orientata alla sostenibilità” che si svolgerà venerdì 17 dicembre dalle 14.30 presso l’auditorium della Provincia di Venezia in via Forte Marghera, 191 a Mestre. Il convegno è organizzato dall’Assessore alle Politiche ambientali della Provincia, dal Metadistretto Veneto dell’Ambiente per lo sviluppo sostenibile (Metas) e dalla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con l’associazione “Gabriele Bortolozzo”. La partecipazione al convegno sarà libera e gratuita.

Alla conferenza stampa sono intervenuti Paolo Dalla Vecchia, assessore all’Ambiente della Provincia di Venezia, Franco Rigosi dell’associazione “Gabriele Bortolozzo”, e Giorgio Conti, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e rappresentante del Patto di Sviluppo di Metas.

Paolo Dalla Vecchia: «Il convegno mira a coniugare la sostenibilità ambientale della riconversione industriale, in un territorio importante come quello di Porto Marghera. E’ un convegno tecnico-scientifico dove verrà evidenziato il grande attivismo dell’Università e dei Centri di ricerca che lavorano quindi al servizio dell’impresa e di conseguenza dell’occupazione e dell’ambiente.

Franco Rigosi: «Speriamo in una Marghera diversa, con una chimica verde che sostituisca la chimica di base oggi morente, che sostituisca la logistica invadente, e blocchi l’insediamento di nuove aree commerciali in altre zone. Resta fondamentale operare per la bonifica e lo sviluppo di Marghera».

Giorgio Conti: «Si parla molto della riconversione di Porto Marghera. Riteniamo che questa zona abbia un’occasione storica per riconvertirsi. Fino a poco tempo fa si producevano sostanze tossiche che venivano poi interrate o smaltite. Oggi invece lo scarto dell’industria può diventare materia prima per un’altra industria. L’esempio è il progetto “Green Oil”, il primo impianto pilota di bio raffineria in Italia, che utilizza gli scarti della produzione agricola ed enologica per creare gli stessi prodotti che produce il petrolchimico per l’industria farmaceutica e cosmetica. Chiediamo che la politica faccia proprie queste grandi opportunità considerandole per esempio nella legge speciale per Venezia».